Marchiò Chiaffredo di Giovanni Battista e Menardo Maddalena, nato il 1° giugno del 1896 a Sën Píe/San Pietro Monterosso (Cuneo), un piccolo comune poi accorpato a Monterosso Grana durante il fascismo. Di professione sarto, viene ripetutamente dichiarato rivedibile alle visite di leva delle classi 1896, 1897, 1898 e 1899. Ha capelli castani lisci, naso retto, mento ovale, occhi cerulei, colorito roseo, dentatura sana e sa leggere e scrivere, ma é di bassa statura (153 cm e mezzo) e di corporatura esile (torace 78 cm). Quand’è finalmente chiamato a prestare servizio militare siamo già nel marzo del 1918 e la Grande guerra volge alla fine. È soldato nel Battaglione Alpino Mondovì (1. Reggimento Alpini) e rimane in servizio anche dopo la fine del conflitto: passando al 66. Reggimento di Fanteria, ritorna al Battaglione Mondovì nell’ottobre del 1919, due mesi dopo è nel Battaglione Saluzzo e vi rimane fin quasi al congedo definitivo che avverrà a Dronero nella Caserma del 2. Reggimento alpini, previa consegna del premio di £ 50 e del pacco vestiario de lvalore di £ 80. Un lungo servizio militare, poiché é ritorna a casa solo il 4 ottobre del 1921. Espatriato in Francia (data e modalità non note), si stabilisce a Marsiglia (Bouches-du-Rhône) dove trova presumibilmente casa e lavoro. Militante Pcd’I (Partito comunista d’ Italia) fin dal 1925, nel corso del 1931 viene accettata la sua domanda di iscrizione al Partito comunista francese. Marchiò è attivo nei Gruppi di lingua italiana, in cui lavorano molti dei connazionali comunisti iscritti alla Fédération des Bouches-du-Rhône. Alcuni anni dopo, il 12 novembre del 1936, Marchiò parte da Marsiglia come volontario per combattere a fianco dei repubblicani spagnoli. Due giorni dopo, il 14, viene segnalato in transito da Perpignano (Pirenei Orientali), imprescindibile tappa per chi cerca di entrare illegalmente in Spagna via terra. Non tarda, con l’aiuto di un anarchico italiano, Giuseppe Pasotti, che a Perpignano gestisce una pensione ed un’importante base logistica antifascista) ad attraversare la frontiera pirenaica, all’epoca ancor poco controllata sul versante francese. Raggiunta Figueras (Catalogna), località di prima accoglienza per i volontari internazionali di ogni tendenza, parte poi in treno per Albacete (Murcia) sede dei Comandi e del Commissariato delle Bri-gate Internazionali e principale base organizzativa e logistica delle stesse. Vi arriva nella seconda metà del mese, quando la tenaglia dell’accerchiamento fascista sta stringendosi intorno a Madrid e le prime due Brigate Internazionali già operative (la 11. e la 12., quest’ultima comprendente il Battaglione italiano Garibaldi”), hanno già iniziato a combattere per la difesa della capitale, con i Batallon de Acero del 5º Regimiento (del PCE/Partido Comunista de España), diverse colonne di miliziani organizzate dalla UGT (Union General del Trabajo), dal PSOE (Parti-do Socialista Obrero de España) e dalla CNT – FAI (Confederación General del Trabajo – Federacion Anarquista Iberica). Non sappiamo purtroppo in quale formazione abbia combattuto inizialmente Marchiò, né sappiamo a quali scontri abbia preso parte tra dicembre del 1936 e la primavera dell’anno successivo. Potrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) aver preso parte alla battaglia di Guadalajara (8-23 marzo del 1937). Siamo certi invece che dalla primavera inoltrata (maggio del 1937) sia un combattente in un reparto della 12. Brigata Internazionale Garibaldi, dove combatte fino alla fine della guerra civile. È ferito in combattimento ma non ci è dato sapere dove e quando. Nel corso del 1938 fa domanda di ammissione nel Partito comunista spagnolo e ottiene l’adesione nell’ottobre dello stesso anno, quando i volontari internazionali sono ritirati dai fronti per esser smobilitati in attesa di un incerto destino e le sorti le sorti della Repubblica volgono irrimediabilmente al peggio. Nessuna ulteriore informazione
Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/.., Brigades Internationales), Archivo General de la Guerra Civil Española – Salamanca (E), Archivio di Stato di Cuneo (Ruoli matricolari), Archivio Istituto Storico Regionale “Parri” – Bologna, Archivio del Comune di Monterosso Grana.
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