Ghio Giuseppe di Giacomo e Martino Orsola, nato al Vilár/Villar San Costanzo (Cuneo) il 30 giugno del 1907, ‘n Pramalè/Borgata Pramallé, antifascista. Contadino alfabetizzato ma anche muratore nell’emigrazione. Chiamato a prestare il servizio militare nel corso del 1928, poco dopo esser stato congedato riesce ad espatriare in Francia (modalità, data e località non note). Non risponde ad uno o forse più successivi richiami alle armi risalenti all 1932, perché risulta ancora residente all’estero. Purtroppo non possediamo altre informazioni sulla vita, sul lavoro ed anche sulla situazione familiare (stato civile). Sappiamo che parte volontario per la Spagna repubblicana nell’autunno avanzato del 1936. Le pochissime informazioni in nostro possesso consistono nel contenuto in un succinto foglio di notizie e in altre telegrafiche informazioni tratte da uno smilzo fascicolo governativo spagnolo (serie II – Minísterio de Defensa Nacional), datato Paris 26 Décembre 1938. Entrambi i suddetti documenti sono conservati nell’Isrituto Ferrucci Parri di Milano e tutti e due confermano che Ghio, partito volontario per la Spagna repubblicana il 24 novembre del 1936, non aveva fornito che pochissime notizie. E’ possibile che l’antifascista villarese abbia inizialmente fatto parte del Battaglione italiano Garibaldi, ma l’ipotesi non trova conferme. Nessuna conferma neppure alla ipotesi che successivamente possa aver fatto parte di un’unità della 12. Brigata Internazionale Garibaldi. Le ultime notizie parlano di una sua lettera (purtroppo non agli atti), datata 29 dicembre 1936, poco più di un mese dopo la sua partenza. Non si sa a chi e dove fosse indirizzata, non c’é riferimento alcuno ad una moglie o qualche familiare residente in territorio francese. Insomma, un quadro che dice poco o nulla, che pare autorizzare almeno un dubbio: che Giuseppe Ghio, giunto ad Albacete si sia trovato in sovrappiù rispetto al fabbisogno di nuovi combattenti, destinati a surrogare le perdite del battaglione italiano. È ciò che successe ad alcune centinaia di volontari italiani, che finirono per essere destinati alla costituzione di due nuove compagnie italiane, la prima aggregata al Battaglione Dimitrov e la seconda destinata in fretta e furia a un’unità francese (il Battaglione Neuf Nations della14. Brigata Internazionale La Marseillaise, spedita con urgenza sul fronte andaluso di Córdoba ed ivi semidistrutta nel corso di una battaglia condotta in termini assolutamente sconsiderati se non suicidi. Il prezzo pagato, a partire dai primi caduti del 24 dicembre 1936 fu altissimo ed ancora oggi, malgrado importanti passi avanti nella ricerca, molti degli sfortunati protagonisti di quell’improvvisata impresa rimangono caduti senza nome. Infine esiste una seconda lettera, forse da scritta qualche congiunto, indirizzata al Comitato parigino di sostegno alle famiglie dei combattenti di Spagna e da questo inoltrata a Madrid al Ministerio de Defensa Nacional allo scopo di ottenere notizie. Nel sintetico fascicolo in cui é citata quest’ultima lettera si dice che, alla data del 1° gennaio 1939 Giuseppe Ghio risultava irreperibile, senza dire mai dove avrebbe dovuto o potuto trovarsi. Ghio non figura in alcun elenco di caduti o di dispersi, e non manca chi sostiene che dopo la ritirata dalla Spagna possa essere riuscito a trovare una sistemazione in Francia, giacché (secondo Berardo, Livio, “Elementi pericolosi”. Antifascismo cuneese 1922-1943), risulterebbe deceduto in qual paese Se Ghio fosse morto nella sfortunata spedizione andalusa, ma è solo un’ipotesi, lo si potrebbe considerare caduto tra il 24 e il 29 dicembre del 1936.
Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas – Documenti-Serie II – Ministerio de Defen- sa Nacional), Archivio del Comune di Villar San Costanzo (CN), Archivio di Stato – Cuneo (Ruoli matricolari).
Commenti