Benna Adriano di Giovanni e Sartore Anna, nato a Torino il 16 maggio 1887, antifascista. Di professione muratore diventato col tempo impresario edile. Chiamato a prestar servizio militare, tempo dopo esser stato congedato viene richiamato per prendere parte alla campagna coloniale di aggressione alla Libia nel 1911-12. Decorato di Medaglia d’argento al valor militare per atti di grande coraggio, viene promosso Caporal maggiore nel 4, Reggimento Bersaglieri. Il 28 novembre del 1914, tornato alla vita civile, sposa a Torino una ragazza ligure, Domenica Gallo (nata a Badalucco, in provincia di Imperia). Nel corso del 1915 è richiamato un’altra volta alle armi, per combattere nella I Guerra mondiale. Presumibilmente ferito in combattimento ed inabile al fronte, viene posto il congedo definitivo il 19 maggio del 1917 e fa ritorno a Torino. Espatriato in Francia con la moglie nel 1919 (modalità non note), si stabilisce nella città di Narbonne (Aude). È probabile che per motivi professionali sia stato abituato a varcare frequentemente la frontiera franco-ispana e di conseguenza conosciuto ai principali valichi di frontiera dei Pirenei Orientali. Fatto sta che anni dopo, quando nell’autunno del 1936 inizia la guerra civile, Benna viene spesso impiegato nelle scorte ai convogli di aiuti diretti nella Spagna repubblicana; il suo impegno va tuttavia oltre e si estende al reclutamento di volontari per le Brigate Internazionali e per alcune altre milizie repubblicane. La polizia politica fascista riceve segnalazioni della sua presenza a Perpignano (Pirenei Orientali) nella seconda metà di maggio del 1937. Nel capoluogo del Roussillon Benna é inevitabilmente in contatto con il filantropo anarchico italiano Giuseppe Pasotti (che vi gestisce una pensione molto ospitale aperta ai fuorusciti politici antifascisti di ogni colore e ha un ruolo decisamente importante anche nella organizzazione dei passaggi clandestini del confine pirenaico). Le numerose spie del regime annidate nel Regio consolato d’Italia di Perpignano e la polizia fascista ipotizzano la possibilità che Benna possa aver acquisito la cittadinanza spagnola. Probabilmente individuato ed obbligato a trovare stabile rifugio in Spagna, nel secondo semestre del 1937 il cinquantenne impresario torinese rimane ferito a Barcellona (Catalogna) in circostanze poco note (forse durante un bombardamento aereo fascista). A guarigione avvenuta si arruola in un reparto non noto della XII. Brigata Internazionale Garibaldi. Ritornato in Francia nel febbraio del 1939, dopo il ritiro dai fronti dei volontari internazionali, la loro smobilitazione, la “despedida” (il commiato dalle popolazioni catalane), la sconfitta repubblicana e la “retirada”, Benna é di nuovo segnalato in Francia, ancora nell’Aude, nel corso del 1939. Sopravvissuto in qualche modo alla II Guerra mondiale, all’occupazione nazista ed alla Resistenza, Adriano Benna continuerà a vivere a Narbonne anche dopo la Liberazione, dove muore il 21 dicembre del 1963.
Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a maggio 2917, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti – Roma, Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/1, Brigades Internationales),Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 501), Archivio di Stato Civile del Comune di Torino.
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