Gomez Perez Josefa di Gomez Manuel e Perez Josefa, nata il 27 luglio 1920 a Jumilla (Murcia). Infermiera, comunista. Durante la guerra civile, fa parte dei servizi sanitari delle Brigate Internazionali, lavorando come infermiera all'ospedale delle Brigate Internazionali a Murcia. Lì conosce e sposa il 29 maggio 1937 Aristodemo Maniera che era ricoverato per ferite subite sul fronte del Jarama. Alla fine del dicembre 1938 emigra in Francia, a Tolosa, per raggiungere il marito rientrato in Francia nel dicembre 1938. Dal 1940 stabilisce contatti tra i dirigenti del Partito comunista nel campo di Vernet, in cui è rinchiuso il marito, e la Direzione del Partito Comunista d'Italia. Trasferitasi appositamente da Tolosa a Nimes, dall'agosto 1943 collabora all'organizzazione dell'evasione collettiva dalla Maison centrale de détention di Nimes, realizzata nel febbraio 1944, di 24 prigionieri politici, tra i quali il marito Aristodemo Maniera, Giuliano Pajetta e Stefano Schiapparelli. Imputata di complicità nell'evasione, di detenzione e trasporto di armi e di attività sovversiva, è arrestata e torturata. Rinchiusa nel carcere femminile di Nimes, vi rimane in attesa di processo dall'8 febbraio al 19 giugno 1944, quando è trasferita al carcere di Lione, in attesa di essere deportata nei lager nazisti. Il 24 agosto 1944 è rilasciata in seguito alla liberazione di Lione da parte delle formazioni partigiane. Raggiunge allora il marito in Italia. Nella seduta del 29 gennaio 1970 la Commissione unica nazionale di 1. grado le riconosce la qualifica di partigiana combattente in Francia, a Marsiglia, dal 6 febbraio al 24 agosto 1944. Risulta residente a Roma almeno dal 1968 al 1982.

Revisore: Elena Scarfi

Revisore: Elena Scarfi

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