Casati Stampa di Soncino Maria Cristina di Camillo e Amman Luisa nata a Milano il 15 luglio 1901. I Casati appartengono ad una antica famiglia milanese aristocratica, la cui origine risale al XVI secolo. Il padre di Cristina ha legittimamente il titolo di marchese e la madre Luisa, donna eccentrica, egocentrica e stravagante, è una vera e propria icona internazionale nelle arti figurative dopo il 1908. In quello stesso anno, il pittore Giovanni Boldini la ritrae in un famoso dipinto con accanto il suo prediletto levriero. I genitori manifestano nei confronti della loro unica figlia un atteggiamento molto distaccato e non curante, tanto che sembra che il loro scopo sia quello di allontanarla da sé stessi, il padre forse perché sperava nella nascita di un maschio. Sta di fatto che la bambina viene inviata, per studiare, in un collegio cattolico francese particolarmente rigido e severo. Nel 1914 Camillo e Luisa si separano consensualmente e pongono Maria Cristina nella condizione di dover scegliere con quale genitore vivere. Ed ella sceglie la madre, che però prosegue nel “confinarla” nel citato collegio transalpino. Al compimento degli studi medi superiori, la giovane richiede e ottiene di proseguire l’educazione nell’Università di Oxford per frequentare la Facoltà di letteratura inglese, ma non riuscirà a laurearsi. Pur essendo stata assecondata, deve però abitare in una camera privata, anziché nei tradizionali collegi nobiliari frequentati dai rampolli dell’aristocrazia internazionale, poiché così la madre pensa di poterla controllare meglio. Nella cerchia universitaria Maria Cristina entra in contatto con l’ambiente culturale progressista, che contribuisce ad allontanarla ancora di più dalla famiglia, poiché le sono forniti gli strumenti per una critica radicale e opposta al modo di vivere della madre. Nella prima metà degli anni venti frequenta gli ambienti artistici studenteschi di Oxford, dove probabilmente incontra il suo futuro primo marito. Nel 1924 i genitori, già separati, di Maria Cristina divorziano e Luisa Amman ottiene, come contropartita, il titolo perpetuo di contessa Casati Stampa di Soncino. Il 21 ottobre del 1925 Cristina si unisce in matrimonio con Francis John Clarence Westenra Plantagenet Hastings, futuro 16. conte di Huntingdon. La celebrazione del matrimonio è tenuta segreta ai genitori di entrambi, che non solo non lo approveranno ma addirittura creeranno dei problemi. I due giovani sposi hanno una passione in comune per l’arte figurativa, che praticano attivamente e, sulle orme di Stevenson e Gauguin, si recano a Moorea nella Polinesia francese. In quest’isola concepiscono la figlia e, per farla nascere nel Regno Unito, ritornano in Inghilterra. Le case di cui dispongono sono due: una a Londra, dove probabilmente è nata la figlia, in Wellington Street vicino a Regent’s Parck, e una seconda nell’Hampshire a la Blackbridge House, che è il palazzo degli Hastings. I due genitori, affidata la figlia Moorea alle cure della nonna paterna, riprendono i viaggi di studio e di piacere, che li portano in Australia, nel Messico e negli Stati Uniti. In quest’ultimo Paese, a San Francisco, incontrano Frida Kahlo e il suo compagno, il muralista e comunista messicano Diego Rivera. Tra le due coppie s’instaura un rapporto complesso e, da parte del giovane Francis, anche di carattere artistico, poiché egli spera di apprendere le tecniche pittoriche del grande artista messicano. La frequentazione non è solo artistica, ma soprattutto culturale e politica poiché contribuisce a rafforzare le convinzioni comuniste di Maria Cristina e di Francis. Al ritorno in Gran Bretagna, Francis prosegue la sua attività artistica imitato, anche dalla moglie, la quale probabilmente sollecitata dalla frequentazione degli artisti messicani, si mette in gioco anche lei organizzando una mostra personale di sue opere pittoriche artigianali (pezzetti) presso la galleria Lefevre di Burton Street di Londra. La mostra ha successo, poiché tutte le opere esposte sono vendute. Quando scoppia la Guerra Civile Spagnola, in breve tempo accorrono volontari internazionali, anche dalla Gran Bretagna, in aiuto del Governo repubblicano spagnolo per la difesa della Repubblica contro la sollevazione franchista. Il contributo inglese proviene non solo da settori particolari come quello proletario o contadino, cioè dalle classi subalterne, ma anche dalle classi abbienti e persino aristocratiche motivate da legami soprattutto storici e culturali e, in misura minore, politici. D’altra parte, in un primo momento, si raggiunge il territorio spagnolo individualmente e, solo dopo qualche mese, in modo organizzato. Tra i volontari inglesi vi sono discendenti di Robert Clive, Charles Darwin, parenti di Virginia Woolf e di Winston Churchill, poeti come Wystan Hugh Auden e Stephen Spender e il famoso romanziere Eric Blair più noto come “George Orwell”. Al contributo militare si affianca quello sanitario, di cui il Regno Unito ha la primogenitura per il soccorso ai combattenti di ogni guerra. Nei primi mesi del 1937 Maria Cristina è in Spagna come tesoriera del Soccorso Medico Inglese al popolo spagnolo (“Spanish Medical Aid”). Infatti Cristina fornisce il suo contributo personale all’intera organizzazione sanitaria delle Brigate Internazionali per alcuni mesi. Dopo la sconfitta dei fascisti nella battaglia di Guadalajara il gran numero di prigionieri italiani del CTV, catturati, deve essere sottoposto a interrogatorio. Dal momento che il numero degli interroganti è ritenuto insufficiente alla bisogna, il Commissariato delle Brigate Internazionali, nella persona del compagno Luigi Longo, richiede anche a Maria Cristina di dare il suo prezioso contributo in merito. La futura contessa di Huntingdon, nei primi giorni dell’aprile 1937, partecipa di buon grado agli interrogatori dei prigionieri italiani. Rientrata lo stesso anno nel Regno Unito, assume il titolo di “Countess of Huntingdon” il 5 aprile del 1939. Alla fine degli anni Trenta, però, i rapporti tra i coniugi Hastings si vanno progressivamente guastando fino a che, nel 1943, si arriva al divorzio. L’anno successivo Cristina, il 17 giugno, si unisce in matrimonio per la seconda volta con Wogan Philipps, secondo Barone di Milford, iscritto al Partito Comunista Britannico, anche lui reduce antifranchista di Spagna, dove ha prestato servizio come autista di ambulanza nel gruppo sanitario britannico e ferito al braccio destro nel corso del servizio svolto. In seguito, la coppia acquista la tenuta di “Butler’s Farm” a Colesbourne nei pressi di Cheltenham e si dedica con impegno e passione ai lavori di campagna. Nel dopoguerra i due si recano spesso anche in Italia, a Cusago, nei pressi di Milano, dove Maria Cristina ha ereditato e possiede una azienda agricola chiamata “Cascina Fornace”. La tenuta viene gestita in maniera cooperativistica e la sua direzione viene affidata a Riccardo Chiodini, ex comandante partigiano della formazione denominata “Corvi Rossi”. Nel 1950 Maria Cristina scopre di essere malata di tumore al seno. Progressivamente il male avanza sempre di più, tanto che deve essere assistita in tutte le sue necessità. Negli ultimi sei mesi di vita, in particolare, l’assiste amorevolmente una compagna milanese, infermiera di professione, moglie di Loris Vegetti, partigiano della 8ª Brigata Garibaldi Romagna, fino a che si spegne il 22 marzo 1953, anniversario dell’ultima delle Cinque Giornate di Milano, a Colesbourne nella contea di Gloucester.
Annotazioni: Scheda biografica compilata da Augusto Cantaluppi per il suo libro La Ringhera in Spagna, antifascisti milanesi nella guerra civile spagnola (1926-1939)
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