Airoldi Ambrogio di Carlo e Maria Maddalena Castiglioni, nato il 14 febbraio 1876 a Busto Arsizio (Varese). Cartolaio, legatore. Figlio di operai, con istruzione elementare, a 12 anni viene rinchiuso fino alla maggiore età in un 'riformatorio per discoli' per furto. Arruolato nel 2. Reggimento di cavalleria Piemonte Reale, viene inviato a Capri alla compagnia di disciplina. Nel 1901 si trasferisce a Gallarate dove tenta di dare vita, senza grande fortuna, a un gruppo libertario. In contatto con il gruppo de "Il Grido della folla" distribuisce il giornale a Busto Arsizio e Gallarate. A partire dal 1906 si dedica allo studio del canto e diventa un discreto baritono comprimario, fa diverse tournées in Italia e all'estero. Nel settembre del 1912 si trova a Sebastopoli ma viene espulso dalla Russia per “attività anarchica sovversiva”. Dalla Russia si reca prima ad Alessandria d'Egitto e da qui a Catania. Nel luglio 1913 appare un suo articolo ne 'L'Avanti' contro le persecuzioni delle autorità. Nell'aprile 1914 è segnalato a Nizza. Nel 1931 viene consegnato alla polizia fascista da quella palestinese e il 16 maggio del 1933 è assegnato a 5 anni di confino (Ponza, Agnone, Isernia) per propaganda antifascista in Italia e all'estero. Liberato il 9 novembre del 1936. Inserito nel Bollettino delle ricerche nel 1938 come anarchico da arrestare. La sua partecipazione alla guerra di Spagna non trova riscontro in alcun archivio né fonte bibliografica di quelli consultati per l'implementazione di questa banca dati. Nel 1938 si trova a Casablanca in Marocco occupato in un commercio di numismatica. S'ignorano data e luogo di morte.