Ottavio Abbati di Ottavio e Rossi Cesira, nato il 5 aprile 1897 a Fabriano (Ancona). Il padre Giuseppe è parrucchiere di orientamento socialista. Nel 1912 si stabilisce con la famiglia nella Svizzera occidentale. Si sposta a Malley, Renens, Vevey e Ginevra dove apprende il mestiere di parrucchiere e si interessa alle idee politiche repubblicane. Nel 1917 partecipa alla prima guerra mondiale e nel 1918 si arruola nuovamente volontario con le Truppe ausiliarie italiane in Francia (TAIF). Dopo la guerra si stabilisce a Roma con, lavorando come commesso in una valigeria. Stretto collaboratore del politico e avvocato Giovanni Conti, diviene dapprima segretario della Federazione giovanile repubblicana del Lazio, poi membro del Comitato esecutivo dell'Associazione nazionale giovanile, responsabile della propaganda e organizzazione. Nel 1922 partecipa al congresso nazionale del Partito Repubblicano a Trieste come rappresentante delle sezioni di Corchiano, Montalto di Castro, Palombara Sabina, Roma e Viterbo. Dopo lo scioglimento del Partito Repubblicano, continuò a lavorare in clandestinità. Nel 1927 una perquisizione nella sua casa gli costa un’ammonizione. Il 30 settembre 1938 contrae matrimonio con Martini Caterina. Nel luglio del 1932 è arrestato insieme ad altre persone per aver fondato a Roma una sezione del movimento Giustizia e Libertà e, dopo mesi di reclusione nel Carcere di Regina Coeli, viene assegnato al confino all'Isola di Ponza. Dopo il suo ritorno a Roma, sotto costante sorveglianza e più volte arrestato, riesce a fuggire alla fine del dicembre 1936 imbarcandosi da Fiume su una nave per Spalato. E’ arrestato a Zagabria, ma viene liberato per l’intervento di Francesco Nitti e Randolfo Pacciardi. Raggiunta Parigi, Abbati è attivo principalmente nell'organizzazione del Partito Repubblicano a Marsiglia e Nizza (reclutamento di nuovi membri, fondazione di nuove sezioni, ecc.) ed è impegnato nel reclutamento di volontari per la Spagna, dove il repubblicano Randolfo Pacciardi comanda il Battaglione Garibaldi. Nel gennaio 1938 Pacciardi lo chiama a Parigi e gli affida l'amministrazione e la redazione de La Giovine Italia, settimanale politico per gli emigrati repubblicani in Francia, il cui primo numero esce a Parigi nel dicembre 1937 e ad Annemasse (Alta Savoia) dal settembre 1938. Nello stesso anno ricopre per alcuni mesi la segreteria del Partito Repubblicano. Abbati è anche attivo nella LIDU (Lega italiana dei diritti dell'uomo), dove nel luglio 1938è eletto nel Comitato Esecutivo. Dopo la sconfitta francese nel 1940, Abbati e alcuni commilitoni politici tentano di fuggire ma rimangono bloccati ad Orano dopo diversi tentativi di fuga falliti. Arrestato dalla polizia viene internato nel 1941dalle autorità di Vichy a Tiaret (Algeria). Nel 1943 è liberato dalle truppe statunitensi. Lavora poi per le autorità militari statunitensi ad Algeri nell'ambito della propaganda antifascista; nel febbraio 1945 torna a Roma. Nel marzo 1945 è incaricato da Pacciardi di riorganizzare il partito, ma viene destituito nello stesso mese a causa di divergenze di opinioni sul corso del partito. Si presenta alle elezioni parlamentari nel 1948, ma non riesce a farsi eleggere. Muore a Roma il 6 gennaio 1951.