Zangrilli Giovanni di Domenico e De Cilis Annunziata Carmine, nato il 3 maggio 1900 a Besozzo (Varese). Operaio tessile, comunista. Nel 1921 aderisce al PCI, e durante il servizio militare, il 4 febbraio 1921, risulta condannato a due anni di carcere per rifiuto d’obbedienza e minacce contro un ufficiale. Uscito dal carcere nel 1923, per sfuggire alle rappresaglie degli squadristi, emigra in Francia con la famiglia e regolare passaporto. Nel 1928 passa in Belgio prima Bruxelles e poi a Charleroi e Tournai, lavorando nella produzione di cemento. E’ sempre attivo nella propaganda sovversiva, per cui viene espulso il 12 agosto 1932 e rientra in Francia a Roanne (Loira). Esercita lavori saltuari e vive degli aiuti del Soccorso Rosso Internazionale e del Partito Comunista che lo invia spesso a Marsiglia con incarichi politici. Nel novembre 1936 si arruola nel battaglione Garibaldi, e il 13 novembre 1936 è ferito a Cerro Rojo alla gamba sinistra e ricoverato all'ospedale di Valencia. Rientra in reparto nel giugno 1937, ma presto ospedalizzato di nuovo. Nel numero 17 de “Il garibaldino” organo della Brigata Garibaldi del 21 ottobre 1937, Giacomo Calandrone con il suo pseudonimo di Canapino, pubblica un ritratto umoristico del volontario: Aveva tempestato di lettere tutti gli organismi italiani, creati per apportare un po’ d'aiuto alia Spagna Repubblicana nella sua terribile lotta, perchè lo facessero partire, subito subito...Fu uno dei primi garibaldini . . . E fu pure uno dei primi ad essere messo fuori combattimento da una pallottola fascista. Fu raccolto da un gruppo di compagni, tra cui Beratti, che si affrettarono a portarlo aposto di pronto soccorso, Ma il pronto soccorso tardò... Coloro che lo trasportavano erano guidali da un compagno che diceva di conoscere molto bene il sentiero coperto che sboccava al posto di pronto soccorso. Ma il compagno si smarrì e i portatori con lui e il ferito pure. Pioveva. Vagarono tutta la notte. Soltanto al mattino, riuscirono ad orizzontarsi Il povero Zangrilli ferito doveva raccomandare la calma al bollente Benatti, che bestemmiava ed oltraggiava Allah, Budda e Maometto e la malcapitata guida...”. Dopo la permanenza all'ospedale di Orihuela rientra inabile al fronte alla base di Albacete e assegnato alla Stato Maggiore. In Italia risulta iscritto nella Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche per l’arresto. Ripresosi torna la fronte assegnato alla 38. Batteria di Artiglieria della 45. Divisione, per poi tornare alla Brigata Garibaldi. Nel settembre 1938 è in brigata sul fronte dell'Ebro Poi al ritiro dei volontari dal fronte deciso dal governo spagnolo, è avviato nel campo di smobilitazione di Torellò. Rientrato in Francia nei primi mesi del 1939, è internato a St. Cyprien e Gurs. Non si hanno ulteriori notizie. Il 7 novembre del 1976 il Consiglio Regionale Lombardo insignisce Giovanni Zangrilli di Medaglia d’Oro alla memoria, attribuita in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.