Zanettin Paolo di Domenico e De Martini Luigia, nato il 5 agosto 1893 a Cornigliano (Genova). Marittimo, socialista. Diserta dalla nave su cui era imbarcato nel 1928 per motivi politici, e nel 1935 viene arrestato per espatrio clandestino. Nell'ottobre 1936 è in Spagna, e si arruola nel battaglione Garibaldi con il quale combatte sui fronti di Madrid e di Guadalajara. Poi è trasferito al 1° battaglione della brigata Garibaldi. Nel giornale della Brigata Garibaldi “Il Garibaldino” numero 9 del 24 agosto 1937 compare un suo ritratto umoristico scritto da Giacomo Calandrone: “E di Cornigliano Ligure, il paese della Villa Raggio e delle cimici transatlantiche. Ha sempre avuto la passione delle armi e della guerra. Al paese, costituì una squadra di choch armata, per battersi contro le squadracce d'azione. del P. N. F, La squadra venne sciolta dalla polizia e 1 suoi componenti premiati con l’invio al confino, In Ispagna, Zanettin ha fatto mirabilia. Figuratevi che Benatti e Sons, per invidia, lo fecero cambiare di sezione, perché i mori li ammazzava tutti il nostro amico, ed allora che gusto c'è a fare la guerra? Zanettin non è un Carneade qualunque, nelle formazioni garibaldine. Tutti lo conoscono, tutti gli vogliano bene. Lo conoscono, oltre che per le sue gesta, per il suo naso... aquilino. Tutti gli vogliano bene, ed e per questo che Zanettin non è ancora riuscito ad incorporarsi nella Marina da Guerra Repubblicana. Al Battaglione circolarono delle liste di petizione per impedire la partenza. Che peccato! Con Zanettin, col genovese Zanettin a bordo la Marina Spagnola avrebbe colato a picco tutti i vascelli pirati. Con un almirante all'Andrea Doria...”. Combatte a Huesca, Brunete e sull'Ebro, dove rimane ferito. Nel febbraio 1939 è internato nei campi di St. Cyprien, Gurs e Vernet, poi è tradotto in Italia e confinato a Ventotene. Durante l'occupazione tedesca è partigiano nella Divisione Cichero.