Zandonella Sante di Ferdinando, nato l'11 maggio 1894 a Comelico Superiore (Belluno), nella frazione Dolosedo. Comunista. Iscritto al Partito Comunista d’Italia sin dalla sua fondazione nel 1921. Segnalato dalla polizia politica, nel 1925emigra clandestinamente in Francia, dove sconta sei mesi di carcere per attività è politica. Espulso, ripara in Svizzera ma ne viene espulso il 23 dicembre 1936. Dopo un breve rientro in clandestinità in Francia, passa in Spagna nell'ottobre 1937 arruolandosi nella brigata Garibaldi. Assegnato al Battaglione di Istruzione a Quintanar de la Republica, poi soldato di guardia nel Battaglione Fortificazione. Combatte a Campillo in Estremadura, Caspe e partecipa all’ultima offensiva repubblicana sull'Ebro, dove è ferito nel settembre 1938. Al ritiro dei volontari internazionali deciso dal governo repubblicano è avviato nel campo di smobilitazione di Torellò. Esce dalla Spagna nel febbraio 1939 ed è internato a Saint Cyprien e poi a Gurs. Per uscire dal campo accetta di lavorare nelle Compagnie di Lavoro per Stranieri (CTE), effettuando lavori per l’esercito francese lungo la line Maginot per tutto il 1940. A seguito dell’armistizio francese è arrestato dai tedeschi e deportato in Germania, ma riesce a fuggire. E’ costretto ad attraversare la penisola balcanica, la Turchia, Il Medio Oriente, raggiungendo l’Egitto e poi la Francia. Qui lavora in un cantiera a Chartres (Eure-et-Loire) dal 1942 al 25 luglio 1943, quando alla caduta di Mussolini tenta di rientrare in Italia. Il 10 agosto 1943 è arrestato la valico di Bardonecchia. Non vi sono notizie successive se non che muore a Milano il 24 novembre 1975.