Sintoni Aldo di Angelo e Malducci Aurelia, nato il 17 agosto 1909 a Ravenna nella frazione di Santo Stefano. Muratore, comunista. A Ravenna sin dalla giovane età è membro di un gruppo clandestino comunista. Nel 1932 è impiegato a Roma presso la "Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna", contesto in cui svolge attività sindacale. Nel 1933 si iscrive al Pcd'I. Nel dicembre 1936 fa domanda di passaporto per la Francia, motivata con la volontà di visitare l'Esposizione universale di Parigi. E’ l’unico ravennate che riesce a raggiungere la Spagna partendo dall’Italia. Il 5 febbraio 1937 raggiunge Madrid ed il 7 è arruolato nelle Brigate internazionali. E' inquadrato nell'Artiglieria internazionale: fa parte inizialmente della 11. Batteria antiaerea francese, della 38. Batteria di campagna, della Batteria “Antonio Gramsci” ed infine della Batteria “Gastone Sozzi”, di cui è nominato commissario politico. Collabora assiduamente e poi dirige i giornali delle formazioni. Partecipa alle battaglie sui fronti di Toledo, Teruel, Ebro. Dopo il ritiro dei volontari internazionali dal fronte deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938 è avviato al campo di smobilitazione di Torellò. Al crollo del fronte catalano nel gennaio 1939 accetta di riprendere le armi nella ricostituita XV Brigata Internazionale e di partecipare alla difesa di Barcellona. Alla caduta della città, si ritira combattendo, consentendo così a centinaia di migliaia di civili di trovare scampo in Francia. Il 9 febbraio 1939 espatria in Francia, dove è internato nei campi di St. Cyprien, Gurs e Vernet, dove si ammala gravemente. Nell'agosto 1941 è rimpatriato in Italia, dove è arrestato alla frontiera. Deferito alla Commissione provinciale gli vengono assegnati 4 anni di confino a Ventotene, dove giunge il 18 novembre 1941. Liberato nell'agosto 1943, dopo l'8 settembre torna a Ravenna, dove è membro del Comitato militare del Pci e prende parte attiva alla Resistenza con l'incarico di istruttore militare delle nuove reclute partigiane. Il 12 novembre 1943 è ferito gravemente da fascisti della Brigata nera di Ravenna, rientrando con la compagna Rosa Bonini dopo riunione una scuola politica del Pci. Dopo l'amputazione di una gamba il 5 gennaio 1944 Aldo Sintoni, dopo oltre due mesi di sofferenze, muore di cancrena all’ospedale a Ravenna. Gli è stato riconosciuto il grado di maggiore. Durante la guerra civile spagnola assume lo pseudonimo di Sante Ugolini, nel corso della Resistenza italiana quello di Gramet.

Battaglia dell'Ebro
Difesa di Barcellona
Annotazioni: Scheda redatta sulla base delle seguenti fonti documentarie. Fonti archivistiche: Insmli, fondo Aicvas, b. 51, fasc. 191; fondo Archivio Aicvas, b. 7, fasc. 45; fondo Cantaluppi, fasc. 28. Rgaspi, f. 545, op. 6, d. 505 e d. 507. Fonti bibliografiche: Enciclopedia dell\\\'antifascismo e della Resistenza, vol. 5, R-S, pp. 541-542; L. Arbizzani, Antifascisti emiliani e romagnoli in Spagna e nella Resistenza, Milano, Vangelista, 1980, p. 135; Anppia, Antifascisti nel Casellario politico centrale, vol. 17, p. 161; A. Boldrini, Diario di Bulow, Milano, Vangelista, 1985, pp. 17, 20, 27, 33, 331.

Revisore: Andrea Torre

Revisore: Andrea Torre

Revisore: Andrea Torre