Vischi Filippo di Nicola, nato il 20 febbraio 1889 a Napoli. Dottore in legge. Ufficiale di Artiglieria in congedo risiede a Corato (Bari), da dove nel 1929 emigra a Milano e Genova. Emigrato in Francia, si stabilisce a Corbeil-Essones (Essone), Villeneuve-Saint-Georges (Valle della Marna), Rouen (Senna marittima) e Montreuil (Senna-Saint Denis). Lavora come magazziniere e pittore di vagoni ferroviari. Nell’ottobre 1933 si reca in Belgio a Bruxelles, ma dopo 6 mesi rientra in Francia. Nel 1935 chiede di partire per l’Abissinia, ma viene scartato perché giudicato fisicamente non idoneo. Arriva in Spagna nel gennaio 1937 e si porta a Valencia dove viene nominato capitano nell'Artiglieria internazionale destinato alla direzione di una fabbrica di armi e munizioni a Valencia. Non soddisfatto dell’incarico, chiede al Ministero della Guerra di essere licenziato per le sue “minorate condizioni di salute”. Il 26 maggio 1937 è ricoverato nell'ospedale militare di Valencia per un incidente ad una gamba, e dopo quattro mesi ottiene l’autorizzazione a lasciare il paese nell’agosto del 1937, affermando si volersi recare in Unione Sovietica. Si stabilisce invece a Parigi, prendendo contatto con esponenti di Giustizia e Libertà come Alberto Cianca. Rientrato in Italia nel 1941 è arrestato al confine di Bardonecchia. Tradotto a Napoli e deferito alla Commissione Provinciale viene assegnato a 5 anni di confino a Ventotene. Liberato alla caduta del fascismo il 22 agosto 1943.