Scarian Lino di Ermenegildo e Monsorno Carlotta nato l’1agosto 1901 a Varena (Trento), in Valle di Fiemme. Lino è il secondogenito di dieci fratelli. Dopo le elementari esercita la professione di domestico e boscaiolo. Dopo il servizio militare in fanteria, nel 1923 emigra in Francia e nel 1924 si sposta in Belgio a Hermalle Sous Huy vicino a Liegi come operaio, A Engis è in contatto con gli esuli antifascisti italiani. II 12 gennaio 1935, è segnalato dalla polizia, a una riunione del Comitato Centrale del Partito Comunista Belga come rappresentante dei gruppi di lingua italiana. Poi risulta disoccupato, ma in realtà lavora a tempo pieno nella attività di propaganda antifascista, contro la guerra coloniale di Mussolini in Etiopia, diffonde nella comunità dei minatori italiani il giornale il Grido del Popolo, tanto da essere molto sorvegliato dalla polizia locale e dall'Ovra. Nel settembre 1936, alle prime avvisaglie della guerra civile spagnola, parte dal Belgio con altri italiani per la Spagna. Tra questi ci sono Ferruccio Girolometti, Ruggero Pizziola, Augusto Mazzini e il bresciano Piero Garatti anche lui minatore e che morirà nella battaglia di Madrid. Tutti sono arruolati nel Battaglione Garibaldi. Scarian è inquadrato con il grado di sergente e combatte su tutti i fronti da Madrid a Guadalajara. Poi passerà nel 2. Battaglione della XII Brigata Garibaldi e sarà presente in tutte le operazioni militari. Il 5 dicembre 1936, il giornale “Nuovo Avanti” pubblica una lista di nominativi feriti in combattimento in Spagna e fra questi risulta anche Lino Scarian ferito a coscia e risulta ferito anche sull'Ebro l'8 febbraio 1939. Rientra in Francia ed è internato prima nel Campo di Sant Cyprien e poi in quello di Gurs. Interessante sapere che l'Ovra è in ogni luogo e in un suo dispaccio comunicherà l'internamento di Scarian. Lino sa di essere sorvegliato e per scrivere alla sorella Albina che è in Italia, spedisce la lettera alla sorella Anna che è sposata e residente a Brooklin negli Usa. Da questa lettera Lino spiega anche il perché della sua scelta politica: “ (…) Io come operaio avendo fin dalla mia infanzia, non potevo essere assente alla lotta per il pane e per la libertà minacciata. Voi che vivete in Paese ove esiste una democrazia siete al corrente di rutto quello che succede in Europa. Come sapete nel 1936 in Spagna, alla sollevazione militare fascista contro il Governo del Fronte Popolare legalmente costituito, cioè contro il popolo anche di tutti i Paesi che aspirano alla libertà e al benessere. Per questo il popolo spagnolo unanime si è esposto con tutte le sue forze e mezzi per difendersi. Io come operaio oppresso e amante della libertà accorsi in suo aiuto, e fui tra i primi internazionali che presero le armi contro il nemico comune: il fascismo”, e conclude,” Non so quanto tempo rimarrò qui in questo Campo, la prossima lettera indirizzatela a questo indirizzo in Belgio (…). Questa lettera, è di nostra conoscenza perché ritrovata n gli archivi della polizia e probabilmente non è mai stata ricevuta dalla sorella Anna. Lino riesce a tornare in Belgio il 19 luglio 1940 e risiede a Malieu del comune di Hermalle-Sous-Huy, Con l'invasione tedesca Lino milita subito con la Resistenza belga. Lo troviamo con i suoi compagni di Spagna Lorenzo Spinelli e Augusto Mazzini a combattere in Vallonia. Il 3 agosto l’Ambasciata Italiana segnala ai tedeschi il suo nome, assieme a quelli di altri italiani, per l'arresto e il rimpatrio coatto. Scarian durante la Resistenza si distingue per la distribuzione della stampa clandestina, azioni di sabotaggio, in combattimenti contro i nazisti e collaborazionisti belgi, per aver ospitato soldati russi e inglesi, per aver collaborato Con l’Amministrazione comunale nel procurare documenti ai partigiani armati e per aver custodito presso la propria abitazione un deposito di armi per i partigiani stessi. Per questo il Governo belga il 12 giugno 1947 lo riconoscerà come Partigiano Armato nella Resistenza belga dal 1941 al 1944. Lino Scarian morirà in Belgio a Huy il 4 aprile 1975.

Annotazioni: Scheda compilata sulla base del Profilo Biografico redatto da Sandro Schmid per il seguente volume: Schmid S., Antifascisti trentini nella Guerra di Spagna, Edizioni Osiride, Rovereto 2018, ISBN 978-88-7498-286-8