Tua Giovanni Battista di Giovanni e Lampiano Giuseppina, nato a Borgofranco d’Ivrea (Torino) il 28 gennaio del 1886, in località San Germano, comunista. In gioventù decoratore, successivamente diventa elettricista. Il 28 novembre del 1908 sposa a Ivrea Giovanna Fiò: sempre ad Ivrea cinque anni dopo (nel 1913) nasce il figlio Aldo. E’ possibile che Tua, sia stato combattente nella 1. guerra mondiale, tuttavia le ricerche effettuate sui registri del Distretto Militare di Ivrea (Archivio di Stato di Torino – Sezioni Riunite, Ruoli matricolari) non hanno per ora dato i risultati sperati. Militante comunista (iscritto al Pcd’I fin dalla sua fondazione nel gennaio del 1921) espatria in Francia con la famiglia (data e modalità non note). Dopo aver vissuto inizialmente ad Ajaccio, in Corsica, si trasferisce in continente e si stabilisce nel circondario di Parigi. Poco a poco incrementa l’attività professionale, fino a diventare un piccolo imprenditore nel settore dei materiali elettrici, titolare di un’impresa con una quarantina di dipendenti. Nel 1936 scoppia la guerra civile in Spagna: Tua decide di rinunciare ad una vita tranquilla e probabilmente agiata e l’8 gennaio del 1937 parte volontario per la Spagna repubblicana. Giunto ad Albacete (Murcia), base logistica e organizzativa nonché sede di Comandi e del Commissariato Generale delle Brigate Internazionali, si arruola inizialmente in una unità non nota (probabilmente un reparto della 14ª Brigata La Marseillaise a prevalente reclutamento francese ma con molti volontari stranieri naturalizzati, in particolare italiani e polacchi). Terminate in primavera le battaglie per la difesa di Madrid le Brigate Internazionali attuano una prima riorganizzazione sulla base dei gruppi di lingua e Tua è destinato alla 12, Brigata Internazionale Garibaldi. Non abbiamo particolari notizie sul percorso di Tua in Spagna: possiamo solo presumere che non si sia allontanato molto dalle vicende complessive della Brigata, ma non ne conosciamo i dettagli. Una delle poche notizie riguarda 1937, nel corso del quale la dirigenza italiana del Partito comunista in Spagna chiede informazioni su Tua a Mario Sandri (nome di copertura di uno dei responsabili delle cellule del Partito in Corsica), prima di autorizzarne l’adesione al PCE (Partido Comunista de España). La fine del 1937 vede Tua transitare da Albacete, probabilmente di ritorno in Brigata dopo una convalescenza od una riabilitazione per ferita o per malattia. Poi per una decina di mesi, fino al settembre del 1938 (nel corso della violenta controffensiva fascista sull’Ebro) non abbiamo sue notizie. Alla fine del mese, verosimilmente ferito in combattimento, Tua è ricoverato in una Clinica de las Brigadas Internacionales a Vich (Catalogna). Il nuovo anno, due mesi dopo la despedida (il commiato) cui Tua non aveva potuto prender parte, lo trova nella inattività del campo di smobilitazione di Torelló, nella parte settentrionale della Catalogna. Vi rimane fino ai giorni del tracollo della Spagna repubblicana. Tra la caduta di Barcellona avvenuta il 26 gennaio 1939 senza quasi opporre resistenza e il dipanarsi drammatico e caotico della retirada (prima decade di febbraio), le Camicie Nere italiane del Corpo Truppe Volontarie, avanzanti verso la frontiera pirenaica, si imbattono in considerevoli quantità di documenti abbandonati dai repubblicani in fuga nei pressi della località catalana di Granollers. Tra altre cose abbandonate vi erano carte e documenti, riguardanti Tua ed altri combattenti italiani delle Brigate Internazionali. Poi, più niente: dalle carte d’archivio così come dalla memoria dei te-stimoni non emergono altre informazioni. Solo molti anni dopo, nel 2005 nel corso di un colloquio telefonico, la nuora Jole Biava Tua (vedova del figlio Aldo) dice ciò che ha sentito ripetere più volte in famiglia: ritirandosi verso la frontiera francese, suo suocero cadde con altri compagni del suo gruppo, mitragliati da un aereo dell’aviazione fascista italiana, tra il 7 e l’11 febbraio del 1939. Erano ormai prossimi alla dura salvezza dei campi di internamento francesi, a qualche decina di metri dal confine e li vennero sepolti in una fossa comune.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana edita nel volume Sul fronte di Gandesa realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio dell’Istituto Storico Regionale “Parri” – Bologna, Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/37e 880/44, Brigades Internationales, Fonds 545/ 474 e 545/ 3-709 rispettivamente), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 5325, fascicolo 139457), Archives Institut d’Histoire de la Résistance et de la Société Contemporaine en Vallée d’Aoste, Archivio di Stato, Torino, Sezioni Riunite – Ruoli matricolari, Archivo General de la Guerra Civil Española – Salamanca, Sección Guerra Civil, Archives Départementales des Pyrénées Atlantiques – Pau