Tomassini Giuseppe nato il 18 marzo 1907 a Urbino (PS). Comunista. Di professione operaio. Espatria giovanissimo, nell’aprile 1924, insieme al suo tutore Pasquale Fulgidi. Si reca prima in Belgio dove lavora in qualità di manovale nelle miniere di Santa Maria di Ressaix, poi nelle miniere di Ransart e infine in quelle di Florus. Rimasto solo per il rientro in patria del suo tutore, si traferisce a Montigny Sur Sombre e lavora in officine metallurgiche Viene espulso dal Belgio il 29 ottobre 1930 per attività politica, in effetti con altri ha costituito un'associazione operaia, "Società la Speranza", che organizzando attività ricreative, gite campestri, balli ecc., devolve il ricavato al Partito comunista. Si trasferisce in Francia a Nanterre dove lavora come muratore. Il primo agosto 1931 è arrestato perché trovato in possesso di documenti di propaganda comunista. Condannato a tre mesi di carcere Viene successivamente espulso dalla Francia. Non rispetta il decreto di espulsione e gira per la Francia per non essere individuato dalla polizia. Nel novembre 1936 lo troviamo arruolato nel Battaglione Garibaldi come telefonista: prende parte ai combattimenti sul fronte di Madrid. Passa poi alla Brigata Garibaldi con il grado di caporale. Risulta essere stato ricoverato in ospedale per alcuni mesi per pleurite. Durante la battaglia dell'Ebro è in forza al 3. Battaglione della Brigata Garibaldi. Esce dalla Spagna nel febbraio del 1939 ed è internato a St. Cyprien, Argelès-sur-Mer e Gurs. ln questi campi di concentramento contrae la tubercolosi, ma è comunque attivissimo nella propaganda comunista. Durante il soggiorno ad Argelès chiede il rimpatrio. Nell'aprile 1941 è in Italia, subito arrestato e tradotto a Pesaro, dove nella locale Questura è interrogato; non nega di essere stato a combattere in Spagna. Il 19 maggio 1941 è condannato a due anni di confino da scontare a Ventotene. Scontata la pena non viene liberato ma trattenuto ancora come internato. Caduto il regime lascia il confino nell'agosto 1943, rientra a Pesaro dove è un membro di primo piano del Partito comunista, promotore e organizzatore della resistenza nella zona come commissario politico. Morirà all'ospedale Forlanini di Roma per tubercolosi il 24 febbraio 1948.

Annotazioni: Scheda biografica redatta da Roberto Lucioli per il volume Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna (1936-1939) [Ancona]: ANPI Marche/Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, stampa 1992 sulla base delle seguenti fonti: Comune di Urbino; Testimonianza della sorella Erminia (Irsmlm); Archivio Centrale di Stato. Fondo Casellario Politico Centrale; A. Lopez. Antifascisti italiani caduti nella guerra di Spagna 1936-39 Aicvas, Roma 1982, p.30; A Lopez, Dalla Spagna alla resistenza in Europa, in Italia, ai campi di sterminio, Aicvas. Roma 1983, p.38; G. Calandrone, La Spagna brucia Editori Riuniti. Roma 1974, p. 329; Dal Pont S. Carolini L’Italia al confino 1926-1943, La Pietra, Milano 1983, p.1216; R. Giacomini, Urbino 1943-44, Argalia, Urbino 1970, pp.20, 40, 117,122; P. Giannotti. (a Cura di) La provincia d/ Pesaro e Urbino nel regime fascista, Il lavoro editoriale, Ancona 1986, p.280; G. Mari, Guerriglia sull\\\'appennino Argalia, Urbino 1965, pp.333, 336, 363; G.Mari, La Resistenza in provincia di Pesaro e la partecipazione degli jugoslavi, Pesaro 1964, pp.24,37,83 Il rapporto dell\\\'intelligence olandese riporta quale data di nascita il 19 settembre 1907.