Togliatti Palmiro di Antonio e Viale Teresa, nato il 26 marzo 1893 a Genova da famiglia piemontese. Studia con profitto vincendo una borsa di studio che gli permette di completare gli studi di giurisprudenza all'Università di Torino, dove entra in contatto coi socialisti e conosce il giovane Antonio Gramsci. Aderisce giovanissimo al partito Socialista, ed inizia a collaborare col quotidiano "Avanti!". Dopo la Grande guerra fonda nel 1919 il periodico "Ordine Nuovo" insieme a Gramsci e partecipa al movimento dei consigli di fabbrica. Al congresso di Livorno del 1921 partecipa alla nascita del P.C.d'I. Arrestato nel 1925 assieme al gruppo dirigente del suo partito e amnistiato dopo quattro mesi, espatria nel 1926 fermandosi dapprima in Francia e poi stabilendosi in Urss. Dopo l'arresto di Gramsci, prende le redini del partito ormai messo fuorilegge dal regime fascista. Il suo lavoro a partire dal 1935 consiste nell’attuazione della politica di "unità antifascista" espressa nei fronti popolari. Scoppiata la guerra civile in Spagna vi si reca in missione politica in Spagna, come segretario della Terza Internazionale presso il Partito comunista spagnolo dal luglio del 1937 alla fine della guerra civile nel 1939, quando riesce a lasciare la Spagna poco prima della resa della Repubblica, su uno degli ultimi aerei disponibili. Allo scoppio della II guerra mondiale viene arrestato in Francia e rilasciato ripara di nuovo in Unione Sovietica. Nel 1944 può tornare in Italia e sbarcato a Salerno, nel sud Italia già liberato, a sorpresa appoggia il governo di larghe intese di Badoglio, accantonando momentaneamente la questione istituzionale (svolta di Salerno). Partecipa attivamente alla stesura della nostra Costituzione democratica ed ai governi Bonomi, Parri e De Gasperi, ricoprendo la carica di Ministro di Grazia e Giustizia. Alleato con Nenni nel Fronte popolare, viene sconfitto alle elezioni del 1948 ed estromesso dal governo. Sempre nel 1948 viene ferito in un attentato. Nel 1956 è vivace fautore della "destalinizzazione" e lancia la linea della "via italiana al socialismo". E’ segretario generale del PCI fino alla morte, avvenuta nel 1964 a Yalta in Crimea. Ai suoi funerali a Roma partecipa un milione di persone.