Barone Luigi di Secondo e Manera Teodora, nato a Vogogna (Novara ora Verbania) il 1° settembre 1897, comunista. Di professione aggiustatore meccanico. Chiamato alle armi, presta il servizio militare nel corso della 1. Guerra Mondiale dal 1916 nel 4. reggimento Alpini, battaglione Intra. Spedito al fronte nell’ottobre del 1916, da aprile dell’anno successivo é destinato al Battaglione Pal-lanza, dello stesso reggimento. Nel giugno del 1918. A causa di una malattia, viene trasferito ad ad Ivrea, in Piemonte. Congedato il 16 gennaio del 1920, é successivamente denunciato per insubordinazione, insulti e minacce verso superiori dell’Arma dei Carabinieri Regi in zona di guerra. Condannato ad un anno di carcere militare, evita fortunosamente l’arresto e subito dopo riesce ad espatriare clandestinamente in Francia il 6 agosto del 1920. dove si stabilisce nel circondario di Parigi. Iscritto al Partito comunista francese nel 1933, opera nei gruppi di lingua italiana del Partito ed è attivo nella MOI (Main d’Oeuvre Immigrée), la organizzazione promossa da anni dai comunisti francesi su indicazione del Komintern per organizzare e coordinare le diverse componenti della consistente emigrazione straniera di orientamento marxista. Parte volontario per la Spagna repubblicana all’inizio di dicembre del 1936. Inizialmente inserito in una compagnia italiana del battaglione misto Neuf Nations (della 14. Brigata Internazionale La Marseillaise) deve raggiungere in tutta fretta il fronte di Cordoba (Andalucia) da giorni sotto attac o nazionalista ed in procinto di cedere. Impegnato in combattimento fin dalla notte di Natale, Barone è uno dei superstiti che, malgrado la disastrosa ritirata tentano di stabilizzare il fronte e di resistere: ferito davanti a Lopera l’11 gennaio del 1937, riesce a evitare la cattura ed a riguadagnare le linee repubblicane. A guarigione avvenuta viene inserito per qualche tempo nella 45. Divisione, 1. Compagnia del battaglione fortificazioni. Chiesta la iscrizione al Partito comunista spagnolo nell’estate del 1937 (che gli verrà concessa circa un anno dopo dal Comitato provinciale di Murcia), verso fine anno viene trasferito alla 12. Brigata Internazionale Garibaldi e all’inizio di gennaio del 1938 può lasciare il villaggio di San Esteban per Albacete dove si presenta al Comando delle Brigate Internazionali per proseguire verso una nuova destinazione. Integrato nella brigata, viene ben presto impegnato nella improvvisata offensiva in Extremadura (un tentativo per distogliere forze nemiche e ritardare un’imminente offensiva franchista in Aragona), e il 16 febbraio é ferito per la seconda volta. La convalescenza gli evita la durissima prova primaverile in Aragona (la prevista, violentissima offensiva fascista, lo sfondamento del fronte verso il Mediterraneo, con le Brigate Internazionali quasi completamente accerchiate nella drammatica ritirata dal settore di Caspe verso Basso Ebro tra marzo ed aprile del 1938), ma non lo esime dalla ultima e conclusiva battaglia dell’Ebro. Dopo il ritiro dai fronti dei volontari internazionali e la loro smobilitazione, lascia la Spagna all’inizio di febbraio del ’39, con la retirada. Internato nel campo di Argelès-sur-Mer (Pyrénées Orientales), a fine anno é trasferito nel Campo di Gurs (Basses Pyrénées), ma riesce ad evaderne nel marzo del 1940. Tornato nel circondario della capitale, è costretto alla più rigida clandestinità, ma riesce ugualmente a riallacciare i contatti con la direzione clandestina della MOI. Entrato nelle file della Resistenza francese, combatte in uno dei distaccamenti di guerriglieri urbani della capitale, probabilmente il 3. distaccamento italiano che era comandato da un veterano di Spagna, il milanese Alfredo Terragni detto Secondo e successivamente da Probo Martinelli detto Arturo. Sopravvissuto alla guerra e alla occupazione nazista, dopo la Liberazione si stabilisce a Bondy (Sei-ne-St-Denis), al n°5 di rue Emmanuel. Muore a Parigi il 28 dicembre del 1969.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a maggio 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio ISMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio INSMLI – Milano (Fondo AICVAS, busta 11, fascicolo 72), Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/2 bis – Brigades Internationales, Fonds 545, inventaire 6/ 403 e MFM 880/37 – Brigades Internationales, Fonds 545/ 473),Archivio di Stato di Novara (Ruoli Matricolari, Volume 171, Matricola 1831) In ACS Categorie annuali K1B45 viene indicato come nome del padre: Luigi.