Prola Giuseppe di Giuseppe e Mila Luigia, nato ad Atibaia (Brazil) il 30 gennaio del 1896, pertinente Mazzé (Torino), comunista. Di professione manovale terrazziere. Rimpatriato dal natio Brasile (dov’era alla fine dell’800 erano emigrati i genitori), giusto in tempo per adempiere sia con qualche ritardo agli obblighi militari, sia arruola in un reparto di Fanteria che combatte nel corso del primo conflitto mondiale. Congedato dal Regio esercito e ripresa la vita civile Prola sposa Clementina Mondino che lo rende padre di due figli, Nel 1927 (o l’anno successivo) abbandona letteralmente la famiglia per espatriare clandestinamente in Francia (un’altra fonte sostiene che l’espatrio sia avvenuto legalmente). All’origine della decisione non furono di certo estranei pesanti contrasti con la moglie abbandonata, che da quel momento non cesserà più di detestarlo pesantemente e forse non in modo ingiustificato. In Francia non sembra tuttavia rimanere a lungo: nel biennio 1930/31 viene infatti segnalato in alcune località di Spagna, prima a Bilbao (Bizkaya) e dintorni, poi a Barcellona e Tarragona (entrambe in Catalogna). Nell’antica città ibero-romana prossima al delta dell’Ebro, viene arrestato nel 1934 in quanto privo di lavoro e di mezzi di sussistenza. Espulso verso la Francia dal valico di frontiera tra Port Bóu e Cerbère non tarda a rivalicare di nuovo i Pirenei, poiché gli informatori dell’Agenzia consolare italiana a Port Vendres (Pirenei Orientali) continuano a segnalarlo in Spagna anche nel 1935. Il 12 dicembre di quell’anno una lettera alla madre, intercettata dalla censura fascista, fornisce alla polizia del regime il suo indirizzo di Tossa del Mar, località costiera catalana: Portal n. 2 Casa Francisco Tor. Sono pochi e labili gli indizi che alludono alla partecipazione di Giuseppe Prola alla guerra civile che prende avvio il 18-19 luglio del 1936. Il primo: era in Spagna nel momento del golpe franchista; il secondo è invece la convinzione, chissà come maturata delle autorità di Mazzé, che Prola avesse valicato i Pirenei allo scopo di prendere parte ai moti rivoluzionari colà verificatisi. Infine, un terzo e più pesante indizio: una scheda compilata dal tenente Vanelli, di scarsissima utilità in quanto quasi priva d’informazioni, che conferma però autorevolmente una presenza in Spagna riconosciuta anche dalla FEGS (Federazione degli ex combattenti antifascisti di Spagna). Complessivamente disponiamo di questo e di null’altro e non ci aiuta da uscire dalle incertezze un numero vecchio del Bollettino delle ricerche - Supplemento sovversivi (schedina n. 027/1938, intestata a Prola), nel quale non si fa alcun cenno ad una sua presenza nelle milizie rosse spagnole. Nessuna ulteriore notizia.
Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana edita nel volume Sul fronte di Gandesa realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Istituto Storico Regionale “Parri” – Bologna, Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 4139, fascicolo 132233
Commenti