Prassa Giovanni Domenico di Angelo e Gastaldo Maria, nato a Vestigné (TO) il 6 settembre del 1909, in Frazione Tina, comunista. Di professione muratore. Presta il servizio militare a Ivrea nel 4°Reggimento Alpini. Dopo il congedo, a causa del clima politico, sempre più pesante per un antifascista dichiarato, riesce ad espatriare legalmente in Francia nel 1931. Si stabilisce a Marsiglia (Bouches-du-Rhône). A causa della sua attività antifascista precedente l’espatrio viene iscritto in Rubrica di Frontiera per l’arresto. Nel corso del 1932 aderisce al Partito comunista francese. Parte volontario per la Spagna repubblicana nella primavera del 1937 con il compaesano Domenico Pistono e dopo l’addestramento militare ricevuto nei dintorni di Albacete (Murcia), base logistico-organizzativa e sede dei comandi, il 24 aprile viene inquadrato in una batteria d’Artiglieria anti-carro della appena costituita 12. Brigata Internazionale Garibaldi. A metà giugno prende parte ad un’operazione lanciata sul fronte di Huesca, in Aragona, un fronte fino ad allora tenuto con scarso armamento, tanta approssimazione e poco successo da alcune unità anarco-sindacaliste e del Poum (Partido Obrero de Unificación Marxista). L’offensiva non riesce, le difese franchiste sono solide e l’attacco è mal condotto, determinando troppi caduti e pochissimi progressi. A metà luglio Prassa combatte la battaglia di Brunete (o del Guadarrama); poi ancora Aragona nel- l’estate-autunno, a Farlete, Belchite, e Fuentes de Ebro con piccoli progressi, perdite, violente anche se non sempre immediate controffensive fasciste. Il 16 febbraio del 1938, nel corso di un’offensiva-diversivo repubblicana in Extremadura, Prassa é seriamente ferito all’avambraccio ed alla spalla destra da una bomba di mortaio durante un attacco nel settore di Campillo. Si tratta di una invalidità permanente, che gli inibisce la possibilità di tornare al fronte e lo costringe ad un rientro precoce in Francia. Parte il 21 agosto del 1938, quand’é stato da poco dimesso dalla clinica delle Brigate Internazionali di Matarò (Catalogna) e poco dopo aver terminato un primo ciclo di riabilitazione ad Olot, una graziosa cittadina catalana a pochi chilometri dal confine con la Francia. Nel frattempo in Italia il regime, debitamente informato sulle vicende spagnole dai servizi informa-zioni del Ctv (Corpo truppe volontarie) e dei Regi consolati d’Italia, provvede all’iscrizione nel nel Bollettino dei ricercati – Supplemento sovversivi (schedina n. 0101-0102/1938). Non abbiamo molte notizie sugli anni degli internamenti nei campi francesi, della 2ª guerra mondia-le, dell’occupazione nazifascista. Nella seconda metà del 1940 Prassa é precettato dai nazisti per un lavoro coatto in Germania, ma riesce a sottrarsi alla cattura nascondendosi. Poi continua a vivere alla macchia fino alla Liberazione. Tornato in Italia nella primavera del 1945, deve affrontare problemi molto diffusi: la drammatica mancanza di lavoro e la malcelata ostilità che l’Italia della ricostruzione riserba ai combattenti antifascisti, politicizzati, sindacalizzati e consapevoli dei propri diritti. il 18 giugno del 1952 Giovanni Pressa deve ancora una volta espatriare: ritornato ancora oltralpe, si stabilisce definitivamente al 13 di rue Jules Guesde a Fontaine (Isère). É possibile che vi sia deceduto il 20 maggio del 1983.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana edita nel volumeSu fronte di Gandesa. realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Istituto Storico Regionale “Parri” – Bologna, Archivio INSMLI – Milano (Fondo Aicvas, busta 46, fascicolo 176), Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/37, Brigades Internationales, Fonds 545/ 472-3). Notizie in Poma Anello, Antifascisti piemontesi e valdostani nella Guerra di Spagna, Torino Centro Studi Pietro Gobetti/AICVAS In La Spagna nel nostro cuore viene indicata come data di nascita il 7 settembre 1909.