Aiello Muntes Antonio di Antonio e Muntes Rosario, nato il 5 agosto 1911 a Barcellona (Spagna). Meccanico. Per parte di padre originario di San Fili (Cosenza), risiede a Barcellona nella casa dei genitori e svolge la professione di meccanico. Il 25 marzo 1933 sposa Rosalia Lasheras (1914) e ha con lei un figlio, Guglielmo, nato il 16 dicembre 1934. Prima della guerra civile, rimasto disoccupato, aiuta la moglie nella confezione di borse fino al primo ottobre 1936 quando viene chiamato alle armi. Essendo affetto da fortissima miopia, viene assegnato a una compagnia sanitaria per la quale presta servizio fino al dicembre 1936. Rimandato a casa, prende servizio in una locale fabbrica tipografica dove lavora fino agli inizi del 1940. Nel luglio di quell'anno, insieme alla famiglia si trasferisce a Valencia, presso la casa di uno zio. Dopo qualche mese trova lavoro al campo di aviazione di Manises, vicino Valencia. In primavera, terminati i lavori, rimane nuovamente disoccupato finché nel maggio 1941 non trova lavoro presso l'hotel Regina di Barcellona come commesso. Il 30 luglio però il console italiano a Barcellona comunica l'espulsione di Aiello dalla Spagna. Dopo un iniziale periodo di incertezza circa gli esiti di tale provvedimento, il 15 giugno 1942 Aiello viene arrestato e proposto per l'internamento al campo di Miranda de Ebro. L'ambasciata italiana allora procede al rimpatrio e il 14 gennaio 1943 Aiello è sul piroscafo “Derna” in partenza per Genova. Giunto poi a Roma, prende a risiedere nella capitale dove viene segnalato quale combattente antifranchista in Spagna e quindi internato nel campo di Istonico il 5 maggio 1943. Il 17 dello stesso mese gli viene però rilasciato il nullaosta per arruolarsi nell'esercito. Nessuna ulteriore notizia.