Bardari Gabriele di Gregorio e Bardari Rosina, nato il 12 novembre 1901 a Pizzoni (Cosenza). Commerciante, comunista. Attivo antifascista negli anni 1921-22 a Vazzano e Pizzoni. Il 22 aprile 1925 si reca a Milano per costituire sezioni comuniste. Sottoposto ad ammonizione dal 1926 al 1927. Nella seconda metà dell’ottobre 1936 espatria clandestinamente diretto in Spagna. Fermato in Svizzera è liberato dopo 8 giorni di prigione ed espulso dal paese. Dalla Spagna scrive alla sorella di trovarsi arruolato nella 2. compagnia del 4. battaglione della brigata Garibaldi e frequenta la sezione del Partito Socialista Italiano ed il Soccorso Rosso Internazionale. Il 10 febbraio 1937 scrive al cognato: “…una cosa è importante: difendere davanti a tutti il passo da me fatto. […] Basterebbe ricordare ai nostri paesani quello che hanno sofferto i nostri nonni e bisnonni e quali sacrifici hanno fatto per liberarci dall’odioso straniero. Si tratta di rievocare un po’ la nostra storia […] occorre parlare con loro, con spirito fraterno, […] perché anche loro sono parte di quel il quale i nostri avi hanno lottato e noi stessi lottiamo per dare loro un avvenire migliore, in avvenire di pace e benessere”. Il 9 maggio 1938 rientra in Francia a Marsiglia, dove partecipa alle riunioni del PSI della sezione locale e viene eletto alla Commissione Esecutiva del partito. Nel 1939 scrive il 13 aprile dalla Francia alla moglie Dina, che non ha condiviso le scelte sofferte e richiama le voci di chi lo ha criticato prima e dopo la partenza, di chi: ” …continuamente mi umiliava, mi insultava senza averne nessun diritto […] Purtroppo ebbi ancora la fermezza di lasciare tutto per il meglio, di dare ancora qualche suggerimento, qualche consiglio e mi avviai a morire per non vivere una vita così infame, non sono riuscito neppure a morire”. Poi fa atto di sottomissione al regime e il 30 giugno 1939 rientra a Vibo Valentia (Cosenza). Non si sa quanto sia vero pentimento o un espediente per poter rientrare in Italia e proseguire il lavoro di propaganda, i quanto la polizia segnala che continua a svolgere attività sovversiva sui confinati ed è in contatto con elemento contrari al regime a Reggio Calabria. Nessuna ulteriore notizia.