Pirozzo Cosimo di Bruno e Amoroso Giovanna, nato il 4 agosto 1912 a Rosarno (Reggio Calabria). Anarchico. Appartenente ad una famiglia di agiata condizione economica, terminata le scuole elementari, prosegue gli studi medi e ginnasiali a Nicotera e consegue, nell’anno scolastico 1929/30, la licenza liceale classica a Reggio Calabria. Si iscrive alla Facoltà di Lettere presso l’Università di Messina, poi a Catania, dove consegue la laurea. Comincia a interessarsi di politica e malgrado l'iscrizione il 12 gennaio 1935 al Fascio di Rosarno, si avvicina presto alle idee socialiste. Frequenta i sovversivi del luogo a cui impartisce, gratuitamente, lezioni, legge loro libri e poesie e li incita allo sciopero ed alla ribellione. E’ ricordato dai suoi concittadini come un giovane colto, intelligente e generoso che a Cinquefondi, Polistena e Melicucco entrava nelle cantine ed invitava al suo tavolo gli avventori, che erano braccianti e contadini poveri, offriva loro un bicchiere di vino e parlava delle ingiustizie sociali, dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, degli insopprimibili diritti umani di libertà e giustizia. Si iscrive per un corso di specializzazione all'Università di Torino, ma espatria clandestinamente nel marzo del 1936 recandosi in Francia. A Parigi prende contatto con ambienti antifascisti ed anarchici. A Parigi alloggia in una baracca che il Soccorso Rosso Internazionale gli ha riservato al numero 8 di Rue Mathurin Moreau. In Italia viene iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento di arresto. Nel settembre 1936 aderisce alla sezione parigina della gioventù comunista francese, Poi invece arriva in Spagna nei primi giorni di ottobre del 1936 ed ha con sè un salvacondotto, redatto in francese e in spagnolo, rilasciatogli dal Comitato Anarchico Italiano, con il quale deve presentarsi direttamente alla sezione italiana della CNT a Barcellona. Il 4 novembre viene ufficialmente arruolato nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri aggregata alla Colonna “Ascaso” della CNT-FAI e inviato, dopo un sommario addestramento, sul fronte di Huesca nella zona del cimitero. Nel ricordo di Umberto Marzocchi pubblicato su “Guerra di Classe” a Barcellona nel febbraio 1937, Pirozzo è così descritto: “Cosimo si adatta subito a queste durissime condizioni e, grazie al suo carattere e alla naturale cortesia e nobiltà d’animo, diventa un elemento di equilibrio e di stabilità. Ci vogliono nervi d’acciaio, volontà ferma, spirito d’adattamento e grande idealismo per riuscire a sopportare una pesantissima e snervante routine, fatta di turni di guardia, lavori manuali, pattugliamenti e tensione, senza dimenticare i continui ed improvvisi tiri dell’artiglieria nemica che seminano panico e distruzione. Il giovane ha la capacità di infondere coraggio, aiuta i compagni, soccorre quelli più stanchi e demoralizzati”. Il 22 novembre rientra a Barcellona dove si reca al comando della FAI. Ritorna al fronte ai primi di dicembre, con la notizia che si stanno predisponendo uomini e mezzi per una immediata offensiva su Huesca, come confermano Giuseppe Bifolchi e Umberto Marzocchi. L’offensiva viene rimandata alla primavera per il maltempo e nella forzata attesa i giovani si dedicano ad attività rischiose all’aperto sotto il fuoco nemico. Il 31 gennaio 1937, mentre un gruppo di miliziani è intento a riparare una strada, i franchisti iniziano un fitto bombardamento di artiglieria. Ferito gravemente il compagno, Stefano Talarico, anche lui anarchico calabrese, Pirozzo lo soccorre e si offre di trasportarlo all’infermeria da campo. Lì mentre cerca di prestare soccorso ai feriti che si trovano in una tenda, viene centrato in pieno da un colpo d’artiglieria e muore sul colpo. (Altre due fonti ne indicano la morte nelle stesse circostanze ma il 12 gennaio). Viene seppellito nel cimitero nuovo di Vicièn (Aragona), in una cassa portata da quattro compagni mentre sventola una bandiera rosso/nera. Umberto Marzocchi pubblica il commosso necrologio di Pirozzo sul numero 8 di "Guerra di Classe" del primo febbraio 1937. A Rosarno Domenico Pirozzo viene informato della morte del fratello in Spagna da una lettera di Suzanne Huberland, moglie del comunista Silvio Merli, spedita da Parigi il 6 maggio 1937.

Annotazioni: Scheda biografica integrata con informazioni del Dizionario Biografico on line degli Anarchici Italiani https://www.bfscollezionidigitali.org/collezioni/6-dizionario-biografico-online-degli-anarchici-italiani