Pietroboni Quinto di Ferdinando e Guerzoni Agata, nato il 2 aprile 1899, Sant'Agata Bolognese (Bologna). Licenza elementare, operaio edile e bracciante. Iscritto al PCI dal 1921. Dalla Francia, dove emigra nel 1923 per motivi politici e lavora come edile, svolgendo attività antifascista, accorre in Spagna il 28 novembre 1936. All'arrivo è incorporato nella batteria Antonio Gramsci dell'Artiglieria internazionale, raggiungendo il grado di sergente. A fine del 1937 sembra rientrato in Francia con una licenza ma torna in Spagna nel gennaio 1938 ed assegnato alla compagnia anticarro della 129 Brigata Internazionale. Dopo il ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, è avviato al campo di smobilitazione di Puebla Larga (Valencia). Da qui raggiunge per nave gli altri volontari italiani che si trovano nel campo di Torellò in Catalogna. Uscito con gli altri volontari internazionali nel febbraio del 1939, è internato a Argelès-sur-Mer, Gurs e Vernet-d’Ariège. Tradotto nel settembre 1941 in Italia, il 29 novembre 1941 la Commissione provinciale di Bologna lo condanna a un anno di confino a Ventotene. Mentre sta scontando il confino, il 25 settembre 1942 è prosciolto, lascia Ventotene e torna a Sant’Agata Bolognese. Dopo l’8 settembre 1943 è animatore della lotta di liberazione e entra nella 63. Brigata Bolero dove riveste il grado di sottotenente. Dopo un attacco a soldati tedeschi, viene catturato e arrestato dai nazifascisti insieme ad altri partigiani (Giovanni Barbieri e Medardo Bettini) nella notte del 21 agosto 1944. Secondo alcune fonti è fucilato al poligono di Bologna il 29 agosto 1944 assieme al fratello Agostino, secondo altre - in particolare, la Pratica Caduti in Italia distingue: Quinto è fucilato per rappresaglia il 26 agosto 1944 a Sant’Agata Bolognese e Agostino è fucilato per rappresaglia il 30 agosto 1944 a Bologna.

Annotazioni: Licenza elementare, operaio edile e bracciante. Iscritto al PCI dal 1921. Emigra in Francia nel 1923 per motivi politici e lavora come edile, svolgendo attività  antifascista.

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Secondo le fonti conservate in RGASPI; Op.6; F.545; D.477 relative agli elenchi dei volontari italiani partiti dalla Francia, egli accorre in Spagna il 28 novembre del 1936, avendo a carico una moglie e un figlio per i quali viene richiesto un sussidio. Qui è incorporato nella batteria Antonio Gramsci dell'Artiglieria internazionale, raggiungendo il grado di sergente. A fine del 1937 sembra rientrato in Francia con una licenza ma torna in Spagna nel gennaio 1938. Uscito con gli altri "internazionali" nel febbraio del 1939, viene internato nei Argelès-sur-Mer, Gurs e Vernet-d’Ariège (Francia). Secondo la fonte contenuta in ACS - CPC, egli risulta residente all'estero. Inoltre, nel fascicolo aperto su di lui nella “Pratica Caduti in Italia” - Corte dei Conti - Ufficio Contabilitè e Revisione (AICVAS b.45 - fasc.172), su richiesta della madre Guerzoni Agata, si trova il seguente stato di famiglia: Marcella Regnaud (?) (moglie ?) e Ferdinando Pietroboni anni 17 (figlio?) - Sarcelle (S.O.) rue du Stade 7 (residenza ?).

Revisore: Erica Grossi

Annotazioni: Dopo la cattura, secondo alcune fonti è fucilato al poligono di Bologna il 29 agosto 1944 assieme al fratello Agostino, secondo altre - in particolare, la “Pratica Caduti in Italia” distingue: Quinto «fucilato per rappresaglia il 26 agosto 1944 a Sant’Agata Bolognese» e Agostino « fucilato per rappresaglia il 30 agosto 1944 a Bologna». Altre fonti (INSMLI - Cantaluppi) dicono che viene fucilato alle 9 di mattina del 26 agosto 1944 sotto la torre civica del paese - dove sarebbe una targa con epigrafe - mentre suo fratello sarebbe poi stato fucilato il 29 agosto a Bologna.

Revisore: Erica Grossi