Piacenza Carlo di Filippo e di Angela Candellero, Nato il 9 luglio del 1900 a Torino, a Lusént/Borgata Lucento, comunista. Di professione meccanico e autista. Politicamente attivo fin dal primo dopoguerra, nulla sappiamo del suo servizio militare. Nel gennaio del 1921 aderisce al PCd’I (Partito Comunista d’Italia), appena nato al Teatro S. Marco di Livorno. Nel 1923 viene arrestato dopo un duro scontro coi fascisti e processato con l’accusa di procurate lesioni. Viene’condannato a tre mesi di detenzione e successivamente amnistiato. L’anno successivo, in possesso di un regolare passaporto rilasciatogli dalla Regia prefettura di Torino, espatria legalmente in Francia. Si stabilisce a Grenoble (Isère) dove risiede e lavora per qualche anno. Nel corso del 1928 viene fermato dalla Gendarmeria in Lussemburgo (dov’è presumibile si fosse recato per incarico del Partito) ma se la cava con l’espulsione dal paese per motivi politici. L’anno successivo cambia la residenza, ma la cosa non sfugge ai solerti segugi del regime. Il Regio Consolato d’Italia di Lione (Rhône) ne segnala la presenza a Villeurbanne e ne parla come di un attivo propagandista e sottoscrittore del giornale La vie Proletarienne, informando che Piacenza vive al n.68 di rue Hippolyte Khan a Villeurbanne. Naturalizzato francese, in Italia viene iscritto in Rubrica di frontiera per l’arresto. Nel 1930 fa parte del comitato allargato del Partito comunista francese (Gruppi di lingua italiana) nella regione lionese, dove é attivo soprattutto nei Cpa (Comitati proletariaAntifascisti) e nel Soccorso Rosso per l’assistenza alle vittime del fascismo e dei loro familiari. Parte volontario per la Spagna repubblicana all’inizio di dicembre del 1936. Poco dopo avere oltre- passato la frontiera pirenaica giunge a Figueras (Catalogna), donde viene indirizzato ad Albacete (Murcia), base logistico-organizzativa e sede dei comandi e del Commissariato delle Brigate Intern-azionali. Arruolato il 12 dicembre come autista all’autoparco delle Brigate ad Albacete, entra poi a far parte di una unità della 14. Brigata Internazionale La Marseillaise. Tempo dopo viene destinato ad Almansa (Murcia, a poca distanza da Albacete, base dell’Artiglieria Internazionale. Dopo tanto girovagare da un reparto all’ altro approda infine alla 12. Brigata Internazionale Garibaldi, sua definitiva destinazione dopo la decisione dei Comandi di raggruppare i volontari su base linguistica e nazionale. La segnalazione della sua presenza in Spagna ne determina anche la iscrizione nel Bollettino delle ricerche, Supplemento sovversivi (schedina n° 0322/1937). Dal giugno del 1938 è iscritto al PCE (Partido Comunista de España), tessera n. 010023. Carlo Piacenza fa ritorno in Francia alla fine di ottobre del 1938, dopo il ritiro dai fronti dei volon-tari internazionali e la loro successiva smobilitazione. Riesce ad evitare l’internamento e si stabilisce nel Midi, a St.Rémy-de-Provence (Bouches-du-Rhô-ne), dove é attivo un folto gruppo di giovani comunisti, molti dei quali di origine italiana. Con alcuni di loro si attiva fin dagli inizi della Resistenza armata nel Midi, in uno dei gruppi collegati ai guerriglieri urbani della Compagnie Marat (FTP-MOI (Francs Tireurs et Partisans-Main d’ Oeuvre Immigré), operante a Marsiglia e dintorni, nel Var, nel nizzardo e Bouches-du-Rhône. Il suo nome di copertura è Charles. Dopo la Liberazione della Francia e la fine della seconda guerra mondiale Carlo Piacenza ritorna a vivere a Villeurbanne, ma presto si trasferisce definitivamente a Venissieux (Rhône) e vi muore nel corso del 1980.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a maggio 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio INSMLI – Milano, Fondo Aicvas (Busta 44, fascicolo 170), Archivio Centrale dello Stato – Casellario Politico Centrale, Roma (Busta 3924), Archivio di Stato Civile – Comune di Torino, Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/37, Brigades Internationales, Fonds 545/ 472-3)