Pezzetta Augusto di Pietro e Schiratti Ruffina, nato il 28 settembre 1906 a Maiano (Udine). Elettricista, comunista. Attivo nella Gioventù Comunista in Friuli, subisce due arresti. Condannato al confino a seguito di una domanda di grazia a Mussolini. Chiamato alle armi nel 1925, diserta e si porta in Jugoslavia chiedendo asilo politico poi, in Austria ed infine in Francia, dove nel 1936 risulta iscritto al Partito Comunista francese. Mentre il Partito Comunista d’Italia è ancora incerto sulla partecipazione di volontari. Scalcon parte il primo settembre 1936 con un gruppo di compagni abitanti nel sud di Parigi e in Svizzera, tra cui Pietro Pavanin, Pietro Guerini, Vittorio Scalcon, Angelo Dabalà, Bernardo Falco e Giuseppe Bonardi. Giunti a Barcellona, sono radunati in un primo tempo nella caserma Carlos Marx; quindi, il 5 settembre partono alla volta di Madrid dove entrano a far parte della centuria Gastone Sozzi, aggregata alla Colonna Libertad organizzata dal PSUC (Partito Socialista Unificato della Catalogna). Combatte a metà settembre a Cenicientos e Pelahustàn. Il 17 ottobre è ferito a Chapinerìa mentre trasporta una cassa di munizioni. Dopo la guarigione, è assegnato al battaglione Garibaldi e prende parte alle azioni del reparto, combattendo alla Città Universitaria, Pozuelo, Mirabueno, Majadahonda, Rimane ferito nuovamente ad Arganda. Rientrato nella brigata Garibaldi, combatte a Huesca dove è ferito per la terza volta. Adibito all'Intendenza, dopo il ritiro delle Brigate Internazionali deciso dal governo repubblicano, riprende le armi nel gennaio 1939 al crollo del fronte della Catalogna e si arruola nella Agrupaciòn Internacional della ricostituita XV Brigata, che tenta di rallentare l'avanzata dei franchisti per consentire alla popolazione civile di riparare in Francia. E' l'unico a rientrare del suo battaglione e passa in Francia a febbraio 1939, venendo internato nei campi francesi tra cui Gurs. Dopo la Liberazione rientra in Italia svolgendo attività politica a Maiano.