Sardi Silvio, nato da ignoti il 24 settembre 1901 a Castellina in Chianti (Siena). Bracciante, comunista. Internato nel Brefotrofio di Siena è affidato il 5 ottobre a Ferdinando Roncucci, residente nel comune di Trequanda (Siena). Il 1° aprile 1911 passa alle cure di Faustina Biadoni di Trequanda, quindi il 5 febbraio 1911 è accolto dalla famiglia di Antonio Bonaccini, residente a Cavriglia (Arezzo), ove rimane fino al 1919 quando si trasferisce a San Giovanni Valdarno (Arezzo) e viene assunto nella miniera dei Sabbioni. Svolge un anno di servizio militare in Italia nel 5° Reggimento del Genio. Ardito del popolo nel primo dopoguerra, subisce nel 1922 una condanna a tre anni di carcere per gli scontri armati con i fascisti del marzo 1921. Si da allora alla latitanza, girovagando per l’Italia, fino all’espatrio clandestino avvenuto dalla frontiera di Ventimiglia il 1° novembre 1922. Giunge a Marsiglia (Bouche-du-Rhone) ed anno dopo dichiarerà alla polizia: “Giunto a Marsiglia mi occupai dapprima nelle fabbriche d’olio e quindi al porto, e vi rimasi per circa otto mesi. Qui ebbi occasione di conoscere alcune persone di San Giovanni, tra cui Tinacci Alfredo, Tinacci Gennaro ed Aldo, tutti professanti idee sovversive. Conobbi anche certo Monsecchi Nello, pure da S. Giovanni Valdarno, il quale apparteneva ad un gruppo anarchico di Marsiglia”. Le residenze successive sono nel dipartimento di Seine-Saint Louis: Les Lilas (1923-1925), Romainville (1925-1927), Bagnolet (1927-1928), Parigi (1928-1930, dove viene assunto dalla casa di pittura Anselmini sotto lo pseudonimo di Raffaello Ciantelli, Montreuil-sous-Bois (1930-1932) e Lorient (Bretagna) per otto mesi. Espulso torna a Parigi dove convive con Olida Boyard e con i due figli di lei. In Italia viene iscritto nella Rubrica di Frontiera. Nel giugno del 1934 è diffidato dalla polizia francese in seguito ad un non precisato assassinio di cui sarebbe stato testimone indiretto. Avendo disatteso gli obblighi della diffida viene espulso dalla Francia ripara in Belgio. Lì si stabilisce ad Anversa e dal giugno 1934 al giugno 1935 lavora come tappezziere ambulante. Espulso dal Belgio raggiunge clandestinamente Barcellona dove trova lavoro come imbianchino presso una cooperativa. Allo scoppio d3lla guerra civile si arruola nel dicembre 1936 nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri aggregata alla Colonna Ascaso della CNT e combatte sui fronti dell'Aragona e rientra in Francia nel febbraio 1937. Secondo altra fonte è arruolato nel battaglione Garibaldi, ma ritorna comunque in Francia dopo 3 mesi. Arrestato per infrazione al decreto di espulsione rimane in carcere per 4 mesi a La Santè e a Fresnes. Liberato e nuovamente arrestato per lo stesso motivo, rimane clandestinamente il Francia sino al maggio 1938, quando ritorna in Spagna. Ferito durante la battaglia dell’Ebro, viene ritirato dal fronte nell'agosto 1938 e riportato in Francia il 13 settembre. Espulso nel febbraio 1939 è condotto alla frontiera belga, ma rientra clandestinamente in Francia. Fermato il 18 maggio 1939 è portato al campo di Rieucros da dove evade il 29 maggio 1939. Allo scoppio della guerra mondiale si arruola nella Legione Straniera. In seguito si arruola nella Legione Garibaldina comandata da Camillo Morabini e viene inviato con una Compagnia di Lavoro per Stranieri (CTE) ad eseguire lavori in Bretagna la seguito dell’esercito inglese. Per la Pasqua 1940, avendo ottenuto tre giorni di permesso, si reca a Parigi dove è arrestato e portato il 17 aprile 1940 nel campo di Roland Garros, in quanto militante anarchico. Successivamente è condotto a Vernet d’Ariège (settore A condannati per delitti comuni, baracca 10 e poi baracca 12, numero di matricola 1550, poi nel settore B dove è a capo degli anarchici italiani). Rifiuta il rimpatrio sostenendo di sentirsi più francese che italiano. Viene comunque tradotto in Italia il 25 gennaio. Deferito alla Commissione Provinciale di Siena è assegnato a 5 anni di confino a Ventotene e poi a Renicci d’Anghiari (Arezzo). Liberato nel '43, viene in seguito arrestato dai nazifascisti, e deportato in Germania a Kiel-Neumeulhen, sottocampo di Buchenwald fino alla Liberazione. Nessuna ulteriore notizia.

Annotazioni: Scheda biografica tratta da: Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola / a cura di Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti. - [Grosseto] : ISGREC ; Arcidosso : Effigi, 2012. - 212 p. : ill. ; 24 cm + 1 DVD. - (Quaderni / ISGREC ; 2). - Titolo del DVD: Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola : le biografie. - [ISBN] 978-88-6433-186-7, DVD p. 417.