Nani Carlo di Francesco e Pasciutti Caterina, nato l’1 luglio 1906 a Dorno (Pavia). Contadino e muratore, comunista. Senza aver dato in patria origina rilievi di carattere politico, emigra in Francia l’ 8 gennaio 1923 con regolare passaporto, stabilendosi a nel dipartimento di Pas de Calais lavorando come muratore e poi verniciatore. Durante la permanenza in Francia aderisce al Partito comunista. Poi nel 1936 è a Tolosa per un anno, rientrando poi a Versailles e a Parigi. Nell'ottobre del 1936 parte per la Spagna e nel dicembre la famiglia riceve del denaro inviato dalla Francia da un indirizzo di copertura del Soccorso Rosso, che viene sequestrato. È arruolato in una imprecisata formazione repubblicana. Inserito nel dicembre 1936 nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento dell’arresto. Combatte per pochi mesi e il 14 gennaio 1937 si presenta al consolato italiano di Tolosa, chiedendo un sussidio per rientrare a Versailles, simulando una malattia mentale. Poi non si hanno sue notizie fino a quando risulta internato nel 1942 a Vernet d’Ariege. Consegnato alle autorità italiane viene arrestato alla frontiera di Bardonecchia il 10 aprile 1942 e tradotto nelle carceri di Pavia. Deferito alla Commissione per il confino viene condannato a cinque anni da trascorrere a Ventotene ritenendosi accertata la sua presenza in Spagna durante la guerra. Viene liberato nell’agosto del 1943e rientra a Dorno. Non sappiamo se abbia partecipato alla Resistenza o se sia nuovamente espatriato.