Frangini Aladino di Tiolo e Argia Carmignani, nato il 30 marzo 1912 a Porto Azzurro (Livorno) (secondo la scheda del campo di Vernet il 29 marzo 1912 a Portolongone Livorno). Svolge attività di agricoltore sull’appezzamento di famiglia. Ripetutamente arrestato e condannato in Italia per ragioni politiche secondo alcune fonti (mentre secondo il Ministero degli Interni è espulso nel 1933 dalle organizzazioni giovanili fasciste per una condanna per furto e non ha altri precedenti politici), espatria clandestinamente in Corsica nel 1932 ed è condannato a 3 mesi di arresto. Lavora come operaio agricolo in Corsica dal 1932 al 1936 a Bastia. Sposato nel 1934 con l'italiana Carlesi Leda Di nuovo in Italia, nel maggio 1936 dovrebbe scontare 6 mesi di carcere per oltraggio a pubblico ufficiale, ma espatria in Corsica il 10 maggio 1936 per sottrarsi alla cattura (secondo altre fonti già nel settembre 1935). Arrestato in Francia ed espulso, si porta in Spagna col piroscafo Ciutad de Madrid insieme con Dino Rabuzzi e Soldaini Giovanni. Arriva l'8 novembre 1936 insieme con Picelli e combatte come sergente con il Battaglione Garibaldi (2° compagnia) a Boadilla, Mirabueno, Majadahonda, Arganda, Guadalajara e Casa de Campo. Passato in seguito alla Brigata Garibaldi è sergente portaferiti del 2° battaglione. Rimane ferito al piede destro e alla spalla sinistra a Huesca il 16 giugno 1937. E' ricoverato in diversi ospedali, rientra successivamente in Brigata e viene assegnato al Servizio sanitario al centro di Benicàssim. Ripara in Francia il 9 febbraio 1939 ed è internato a S. Cyprien, Gurs, Argeles, Mont Louis, da dove chiede di essere rimpatriato il 2 aprile 1941. Trasferito dal 29 aprile 1941 a Vernet (sezione C, reduci di Spagna, baracca 35, numero di matricola 7807, poi trasferito nella sezione B, baracca 7). Nel gennaio 1942 fa domanda di rimpatrio e nel maggio 1942 riceve la somma di 50 franchi come sostegno da parte del Delegato italiano per i rimpatri in vista del suo rientro in Italia. Invece, nel giugno 1942, è collocato nella sezione T, destinata ai volontari nelle Compagnie di Lavoro per Stranieri (CTE), e distaccato come lavoratore alla fattoria di Bardoilhet a Carlaret d'Ariege. Consegnato alle autorità italiane il 19 agosto 1942 a Mentone, il 27 ottobre 1942 è arrestato e deferito alla Commissione provinciale che lo assegna al confino a Ventotene per 3 anni. Prosciolto il 13 agosto 1943 per motivi di salute, è rimpatriato a Livorno. Partigiano nell'isola d'Elba. Muore a Porto Azzurro il 18 ottobre 1987.

Annotazioni: Scheda biografica a cura di Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti per la banca dati ISGREC sui volontari antifascisti toscani in guerra di Spagna: http://gestionale.isgrec.it/sito_spagna/ita/all_ita_details.asp?offset=150&id=2524 (URL consultata il 6 maggio 2021)