Morisi Massimo nasce in una numerosa famiglia contadina di Chiaravalle di Alseno (Piacenza), l’11 maggio 1890, da Domenico e Villaggi Camilla. Rimane a Chiaravalle fino ai 13 anni, iniziando a fare il bracciante agricolo come il padre. Avendo subito lo sfratto agrario, la famiglia si sposta a Castione Marchesi, nel parmigiano. Successivamente si sposta a Basilica Duce di Fiorenzuola e dopo tre anni a Castelnuovo Fogliani (Comune di Alseno) In tutti questi anni Morisi continua a fare il contadino trasferendosi con la famiglia a Busseto. E’ il periodo cui viene richiamato alle armi nella difficile zona di Gorizia. Nel 1916 viene catturato dagli austriaci e internato in un campo di concentramento in cui rimane fino alla fine della guerra. La famiglia intanto si era trasferita a S. Andrea di Busseto e lui entra a far parte della lega dei contadini affiliata all' Unione sindacale italiana. Nel 1921 si trasferisce a Fidenza; nel novembre 1922 deve scappare per evitare rappresaglie dei fascisti, che già in due occasioni lo avevano cercato per 'batterlo". Attraversa la frontiera clandestinamente nella zona di Ventimiglia dove persone del posto lo aiutano a espatriare. Raggiunge Tolone, dove rimane per diversi anni e svolge un'intensa attività politica, tanto da essere additato nei rapporti di polizia come «comunista attivissimo e antifascista accanito». Inizialmente viene identificato per Morigi Maurilio; solo successivamente viene allo scoperto la sua vera identità. Nel 1929 è membro delle Jeunes Gardes Antifascistes e della cellula comunista italiana di Tolone. Si è nel frattempo sposato ed ha un bambino. In una nota del consolato italiano del 1934 risulta come un «propagandista antifascista e antinazionale che dimostra sentimenti violenti e minacce contro gli elementi italiani del fascio di Tolone» e contro altri in rapporto con il consolato del luogo. Cambia diverse occupazioni: prima contadino, poi muratore, quindi terrazziere, ma da agosto a settembre di ogni anno si occupa della vendemmia nella zona di Tolone e per qualche periodo lavora anche nelle saline. La corrispondenza diretta ai familiari — ora sono mezzadri nella frazione fidentina di Fornio — viene accuratamente controllata dalle forze di polizia, ma non viene mai intercettata alcuna sua comunicazione. Secondo i familiari, interrogati in merito dai carabinieri locali, Massimo non dà notizie di sé da molti anni e ne ignorano completamente la sua posizione. La polizia italiana, Invece riesce ugualmente a tenerlo sotto controllo e dalle comunicazioni emerge che nel 1937 ha iniziato una modesta attività di commerciante ambulante e fa parte del Comitato pro-Spagna rossa. Parte con un'altra ventina di volontari da Tolone e, passando a Tolosa, entra nella Repubblica di Andorra, Da lì alla scelta di combattere in Spagna il passo è breve e infatti, dal giugno al settembre 1937, per le autorità italiane combatte con «i miliziani rossi» a Bilbao e Santander. Da notare che già a maggio era stato fermato insieme ad altri dalla polizia francese di Luchon (Tolosa) mentre cercava di entrare nella penisola iberica. Ritornato in Francia nell’agosto 1938, è espulso da Tolone per contravvenzione alle disposizioni sul soggiorno degli stranieri, ma rimane ugualmente in Francia grazie alla rete di assistenza del Partito comunista. Arrestato nel settembre 1939, è internato nel campo di concentramento per politici di Vernet, dove già si trovano altri ex combattenti di Spagna. Quando tedeschi e italiani invadono la Francia, i detenuti politici italiani vengono trasferiti nei campi di concentramento tedeschi o fatti rientrare in Italia, È questo il caso di Morisi che, prelevato a Mentone dalla polizia, è trasferito al carcere di Piacenza dove viene interrogato dalla questura. Il 4 febbraio 1941 la commissione provinciale per l'assegnazione al confino di polizia lo condanna a cinque anni con destinazione Ventotene per aver svolto attività antifascista e antinazionale in patria e all'estero. Viene liberato il 4 agosto 1943 e raggiunge la madre che si è stabilita nel comune di Salsomaggiore (Pr), in località Scipione.

Annotazioni: Scheda biografica tratta dal volume : Los italianos : antifascisti nella guerra civile spagnola / Franco Sprega, Ivano Tagliaferri ; presentazione di Gianluigi Boiardi. - Due Santi di Marino : Infinito, 2007. - 144 p. : ill., ritr. ; 21 cm.. - (Isaggi ; 8). - [ISBN] 978-88-89602-13-3.