Morino (cognome corretto all’anagrafe invece di Morin) Pietro Edoardo di Lorenzo e Zola Natalina, nato a Torino il 6 novembre del 1899, antifascista. Di professione piazzista. Nato nell’antico quadrilatero romano del capoluogo piemontese, vive nel centro storico di Torino, in Via Milano, all’interno di una delle parti più antiche della città. Noto alla Regia questura di Torino fin dal 1922, quale comunista e attivo propagandista, Morino é socio del Circolo Campidoglio”, che frequenta assiduamente. Il 2 dicembre del 1926, per motivi non noti, viene fermato e sottoposto a diffida perché ritenuto pe-ricoloso per l’ordine nazionale. Un anno dopo, dato che l’aria si è fatta nel frattempo sempre più irrespirabile ed i controlli sempre più fitti, Morino espatria clandestinamente in Francia e si stabilisce a Puteaux (Hauts-de-Seine) poco distante dalla capitale. Qui stando a segnalazioni poliziesche provenienti dai Regi consolati d’Italia, è in contatto con altri fuorusciti e frequenta ritrovi di sovversivi. L’espatrio clandestino e l’attività politica gli valgono immancabilmente la iscrizione nella Rubrica di frontiera per l’arresto. Morino milita (o simpatizza) per Giustizia e Libertà, ma le Regie questure e prefetture a lui interessate si ostinano ancora a considerarlo comunista. Nel settembre 1936 parte volontario per la Spagna repubblicana ed é arruolato nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri aggregata alla Colonna Ascaso della CNT-FAI. Combatte in Aragona, sui fronti di Huesca e di Zaragoza. Ferito in combattimento in prossimità di Huesca, nel gennaio (o febbraio) del 1937, fruisce di una licenza di convalescenza in Francia, ma a fine marzo, a guarigione avvenuta, riprende il suo posto in Spagna nella sua vecchia unità travagliata da una grave crisi tra le diverse componenti politiche. Torna ancora in Francia nel giugno successivo, dopo gli scontri fratricidi del maggio 1937, a Barcelona e in alcuni altri centri minori in Catalogna. Tornerà ancora in Spagna una terza volta per arruolarsi in un Battaglione italiano “Matteotti” (forse quello meno effimero successivamente incorporato nella Garibaldi. Non è però possibile esserne certi, date la mancanza di documentazione e la relativa proliferazione di unità (non sempre limpidissime) intitolate al deputato socialista assassinato dai fascisti nel 1924. Nel luglio del 1938, quando le Brigate Internazionali si vanno riorganizzando dopo il disastro di primavera in Aragona, è ancora in forza al battaglione come mitragliere. Rientra infine in Francia in data e circostanze non note. Il 10 febbraio del 1940 sposa a Puteaux Julia Zoppi, la compagna con cui conviveva da diversi anni. Rimpatriato con la moglie nel 2. dopoguerra, Morini (su certi documenti erroneamente Morin) è deceduto a Torino il 27 giugno del 1967.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 3422, fascicolo 5821), Archivio Istituto Storico Regionale Parri – Bologna, Archivo General de la Guerra Civil española – Salamanca (E), Sección Guerra Civil, Archivio di Stato Civile-Comune di Torino. In Antifascisti piemontesi e valdostani nella guerra di Spagna, viene indicata come data di nascita il 6 novembre 1900.