Morello Pietro Luigi di Costanzo e Caterina Magnetto, nato il 21giugno 1909 in Francia, a St.Paul-sur-Ubaye (Alpes de Haute-Provence), da famiglia di emigranti cuneesi (padre di San Michele Prazzo, oggi Prazzo e madre di Aisone), antifascista. La famiglia Morello lascia l’Italia espatriando in Francia alla fine del 1800 ossia negli anni di massimo popolamento delle vallate alpine. Il primo dei sette figli, Constant Maurice nasce nel 1900 a St. Paul-sur-Ubaye (Alpes de Haute-Provence), il primo comune francese che si incontra scendendo dalla Valle Maira dopo aver valicato il Col Maurin. Complessivamente si tratta di pochissimi chilometri in linea d’aria dal villaggio natale del padre. Rimpatriato con la famiglia l’anno precedente lo scoppio della 1. Guerra Mondiale il giovane Pietro Luigi inizia presto a rendersi utile ed a lavorare. Fa il pastorello conducendo al pascolo un gregge di pecore, quasi certamente quello di famiglia, un’attività all’epoca abbastanza comune per un bambino. Negli anni del primo dopoguerra alcuni dei fratelli Morello si lasciano alle spalle il paese d’origine e ritornano oltralpe disperdendosi sul territorio del Midi più prossimo al confine italiano. Al contempo (e non sappiamo se di iniziativa loro o della burocrazia francese) prende avvio la francesizzazione del cognome di famiglia, cui iniziano con l’imporre la forma Morel. Pietro Luigi espatria a sua volta (modalità non note) nel 1931, mentre i genitori decidono di stabilirsi ad Aisone, il paese della mamma, nella Bassa Valle Stura di Demonte. Agli atti della Regia Prefettura di Cuneo risulta soltanto un breve rimpatrio alcuni anni dopo e solo per una decina di giorni, probabilmente a causa dei funerali di un congiunto. Oltralpe ormai diventato, Louis-Pierre Morel, risiede a St. Andiol (Bouches-du Rhône) presso la sorella Anne Yvonne. Celibe, lavora come segatore di tavole o segantino, in una segheria dei dintorni. Nel frattempo deve aver maturato una solida coscienza antifascista. Gli spioni che si annidano nelle sedi dei Regi consolati d’Italia non tardano a porlo sotto controllo definendolo un attivo propagandista. Trasferitosi in Spagna allo scoppio delle guerra civile nel luglio 1936, le stesse fonti consolari informano la Regia prefettura di Cuneo ed il Casellario Politico Centrale che Morello si è arruolato nelle milizie rosse spagnole. La notizia è confermata nel 1937, quando una lettera della sorella, indirizzata alla madre è intercettata dal servizio di censura del regime. Vi si dice tra altre cose che il recapito postale di Pierre Louis è allo stesso indirizzo del Soccorso Rosso Internazionale alla Camara 121, Plaza de Altozano – Albacete (Murcia), città sede dei Comandi delle Brigate Internazionali e principale base logistico-organizzativa delle stesse. L’inevitabile iscrizione di Morello nella Rubrica di frontiera per l’arresto è immediata, seguita nel 1938 da quella nel Bollettino delle ricerche (schedina n. 0108/1938). Non sappiamo in quale unità abbia combattuto, probabilmente nella 14. Brigata Internazionale La Marseillaise, e non abbiamo altre informazioni sulla sua vicenda spagnola. Tornato in Francia (data e circostanze non note), riesce a sopravvivere alla 2. Guerra Mondiale e all’occupazione nazi-fascista del paese. L’ultima notizia riguarda il decesso di Morello: da tempo pensionato, muore il 4 agosto del 1990 in una casa di riposo del comune di Pertuis (Vaucluse). Nel frattempo la burocrazia transalpina aveva portato a termine il lungo processo di francesizzazione del suo cognome: nato Morello, diventa strada facendo Morel e muore Maurel.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma, (Casellario Politico Centrale, Busta 3402, fascicolo 70341), Archivio del Comune di San Michele Prazzo – Prazzo (Cuneo), Archives des Communes de Saint Paul-sur-Ubaye (Alpes de Haute-Provence) et de Pertuis (Vaucluse)