Baldini Gino Bruno di Rodolfo e Baldini Emilia, nato il 29 agosto 1896 a Barberino di Mugello (Firenze). Tagliatore, comunista. Partecipa alla I Guerra Mondiale. Adente al Partito Comunista sin dalla sua fondazione nel 1921, partecipa alla difesa delle case del popolo a Firenze contro le squadre fasciste. Nel 1922 è incarcerato e torturato, ma non fa i nomi degli altri compagni. Scarcerato, espatria successivamente in Francia nel 1925, dove prosegue l’attività di militante comunista nell’emigrazione italiana, facendo parte della sottocommissione regionale dei gruppi di lingua italiana del Partito Comunista francese della zona di Tolosa. Fa anche parte dei Comitati del Fronte Unico antifascista, dei sindacati unitari e ed è l’organizzatore della sezione di Tolosa dell’Associazione Franco-Italiana degli ex- combattenti di cui era presidente. Allo scoppio della guerra civile, giunge in Spagna nell'agosto del 1936, e partecipa alla difesa di Irun al confine spagnolo con la Francia. Dopo la sconfitta ripara in Francia e dopo essere stato a salutare la famiglia a Tolosa, ritorna in Spagna, arruolandosi sin dalla sua fondazione nella centuria “Gastone Sozzi” della Colonna Libertad organizzata dal PSUC (Partito Socialista Unificato della Catalogna). Caduto il 16 settembre 1936 sul fronte di Talavera sulla Sierra de Gredos, a El Real de San Vicente (a quota 1321), mentre con Domenico Nardini, che cade anche lui, tenta di portare aiuto a Vittorio Ghini, colpito al petto. Ghini verrà poi salvato da altri compagni. Citato nel libro "Garibaldini in Ispagna" pubblicato nel 1937 dal Commissariato delle Brigate Internazionali.