Agostini Attilio di Fedele e Nanni Anacleta, nato il 31 maggio 1900 a Granaglione (Bologna). Vetraio, antifascista simpatizzante comunista. Compie il servizio militare come carabiniere ausiliario, congedato nel 1922. Espatriato legalmente nel 1922 risiede in Spagna e successivamente dal giugno 1923 in Francia. Lavora come vetraio specializzato in specchi nella bottega al numero 24 di Rue Civiale à Parigi nel X arrondissement. Il 4 giugno 1925 sposa Antoinette Laporte nel municipio del XII arrondissement. Avranno due figli di nazionalità francese, Richard nel 1928 e Reine nel 1930. Nel 1934 mentre pesca senza licenza sulla riva di un fiume, viene multato e si rifiuta di pagare l’ammenda. Per questo è arrestato il 18 agosto 1934. Il 5 settembre dello stesso anno riceve un decreto di espulsione. Non avendo lasciato il paese è condannato il 19 settembre 1936 a tre mesi di prigione. E’ allora che si separa dalla moglie con cui rimangono i figli. Nel novembre 1936 parte per la Spagna e si arruola nella compagnia italiana del battaglione misto della XIV Brigata Internazionale. Ferito al ventre sul fronte di Córdoba il 7 gennaio 1937 a causa dello scoppio di una bomba. In Italia è iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera. Passa poi alla Brigata Garibaldi. Dopo il ritiro dal fronte dei volontari internazionali deciso dal governo della repubblica nel settembre 1938, rientra in Francia nel febbraio 1939, ed è internato prima ad Argelès e poi a Gurs. Liberato si stabilisce clandestinamente a Parigi sotto la falsa identità di Jean Le Gall. Dal giugno 1943 risiede presso un’amica, Marcelle Finance al 24 Rue de Meaux. Durante il secondo conflitto mondiale partecipa alla Resistenza come sergente delle Milizie patriottiche. Nessuna ulteriore notizia.