Rubini Libertario di Pietro e Valbonesi Norina, nato il 9 dicembre 1909 a Forlì. Falegname, comunista. A 5 anni si trasferisce con la famiglia a Bologna e poi a Granarolo Emilia dal 28 agosto 1914. Frequenta la scuola elementare. Iscritto al Partito Comunista d’Italia nel 1931 ed al sindacato tessile. Nel 1932 viene arrestato e detenuto per 6 mesi. Nel novembre 1935 è chiamato per la visita militare, ma si imbarca con un cugino giungendo a Huelva in Spagna. Arrestato dalle autorità spagnole rimane in prigione per 4 mesi prima di essere espulso. Si sposta allora in Francia nella zona di Tolosa, stabilendosi a St. Malo (Ille-et-Vilaine) dove svolge il lavoro di falegname e si iscrive al sindacato CGT. Allo scoppio della guerra civile parte per la Spagna con i primi gruppi di volontari nell’agosto 1936 e combatte sul fronte del nord ad Irun alla cui caduta rientra in Francia. Tornato in Spagna si arruola allora nella centuria Gastone Sozzi., combattendo sul fronte di Madrid a Pelahustán e Chapinería, passando in seguito al battaglione e poi brigata Garibaldi, con il grado di sergente. Dal settembre 1937 dopo essere stato ferito, viene trattenuto nelle retrovie ed assegnato al servizio di censura postale delle Brigate Internazionali ad Albacete fino al ritiro dei volontari internazionali nel settembre 1938. Uscito dalla Spagna nel febbraio 1939, rientra a St. Malo e partecipa alla Resistenza in quella zona. La sua partecipazione alla guerra di Spagna è citata dal volume “Garibaldini in Ispagna” pubblicato nel 1937 dal Commissariato delle Brigate Internazionali. Tornato in Francia nel febbraio 1939, durante la II guerra mondiale partecipa alla Resistenza nella regione di Saint-Malo. Il 21 agosto 1940, Pietro Pavanin, responsabile dei quadri italiani, lo descrive così in un rapporto: "Abbiamo tratto ottimi insegnamenti dalla sua condotta in Spagna. Compagno serio, coscienzioso, disciplinato, attaccato al Partito con capacità politiche medie. Attivo, con molta iniziativa. La sua condotta in Spagna è stata irreprensibile ed è stato impiegato nella censura militare dove ha svolto il suo lavoro con zelo. La nostra Commissione gli diede la tessera del PCE per il 1938, lo segnalò al PCI come un ottimo compagno[...].