Filippini Angelo di Giuseppe e Giulia Lonati nasce a Botticino Sera (Brescia) il 28 gennaio 1899. E’ segnalato come socialista. Di mestiere muratore, è chiamato alle armi il 12 novembre 1920; presta servizio nel 55. Reggimento di fanteria, per esser congedato il 1° luglio di due anni dopo. Sin dall’inizio esprime simpatie socialiste e “pur senza svolgere efficace propaganda si [fa] notare per le sue idee marcatamente avverse al fascismo”. Alla nascita del Partito Comunista, partecipa alla costituzione di tale organizzazione a livello locale. Perseguitato e vigilato dalla polizia, nel 1925 decide di emigrare in Francia. Si stabilisce a Bagneaux (Seine), dove vive con Remminger Frederich (“Frida”), anch’essa fervente antifascista ed è segretario del gruppo di lingua italiana del Partito Comunista Francese. Notizie non confermate lo vorrebbero rientrato a Botticino nell’autunno del 1929 e nell’ottobre del 1933 in occasione della morte del fratello Giovanni, ma la sua iscrizione alla Rubrica di Frontiera rende alquanto dubbie tali informative. Quello che è certo è che, nel febbraio del 1937, raggiunge la Spagna, tanto che nel mese successivo è già sul fronte di Guadalajara inquadrato come comandante di sezione nella terza compagnia del Battaglione Garibaldi. Catturato dai fascisti, viene fortunatamente liberato da un contrattacco repubblicano. La drammatica esperienza lo lascia fortemente traumatizzato, tanta da rinunciare ad ogni ruolo di comando che aveva dimostrato di saper svolgere egregiamente. Rimane comunque al fronte e prende parte a tutti i combattimenti col 2. Battaglione della neonata XII Brigata internazionale. Per i suoi meriti. viene promosso prima sergente e quindi tenente, tanto da essere messo a capo della compagnia zappatori dell’unità oramai incorporata nella 45. Divisione. Combatte anche a Huesca, Brunete e Farlete. Con lo stesso grado fa parte dello Stato maggiore della brigata ed è presente nella sezione mitraglie antiaeree del 2. Battaglione impegnata a Fuentes de Ebro, a Caspe e sull'Ebro. Dopo le ritirate di marzo-aprile 1938, gli viene retrocesso il grado a quello di sergente, sulla base di accuse poi rivelatosi errate. Iscritto nello stesso anno al Partito Comunista Spagnolo. Esce dalla Spagna alla fine del 1938 e rientra a Bagneux, dove la sua presenza viene regolarizzata con l’aiuto dei compagni francesi che lo stimano. Non risulta perciò internato nei campi di prigionia e nel 1939 risulta attivo sull’emigrazione italiana della zona. Nell'aprile del 1948 ritorna in Italia. a Botticino Sera (oggi Botticino, Brescia). Muore il 10 ottobre dello stesso anno a Brescia. Il 7 novembre del 1976 il Consiglio Regionale Lombardo insignisce Angelo Filippini di Medaglia d’Oro alla memoria, attribuita in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.

Annotazioni: Scheda biografica basata su quella redatta da Roberto Cucchini per il volume I soldati della buona ventura: militanti antifascisti bresciani nella guerra civile spagnola (1936-1939) 2. ed. riveduta e aggiornata. - Rudiano (Bs): GAM, 2011 [ISBN] 978-88-89044-56-8 sulla base delle seguenti fonti: ACS, Mi. DGPS. b. 2064. fase. 133747; AICVAS La Spagna nel nostro cuore., cit., p. 193: D. Morelli, Antifascisti bresciani nel Casellario politico centrale, cit., n.24, n, 1993. ad nomen; G. Petrillo (a cura), K1 B45 Lombardi e ticinesi per la libertà della Spagna, cit., p.97: M. Fappani. Enciclopedia bresciana. vol. IV. cit., p. 1 74; A.a:V.v. Antifascisti nel casellario politico centrale, cit., n. 8. ad nomen.