Filippetti Salvatore di Giovanni e Fiorucci Diamante, nato il 9 aprile 1899 a Gubbio (Perugia). Manovratore e contadino, comunista. Emigra in Francia il 4 agosto 1924, richiesto da una impresa mineraria della Mosella, stabilendosi ad Audun-le-Tiche (Mosella). Si sposta anche in Lussemburgo per svolgere la stessa attività fino al 1929 quando si trasferisce a Parigi. Qui viene segnalato come aderente al Partito Comunista. Nel maggio 1931 è arrestato ed espulso dalla Francia e accompagnato alla frontiera col Belgio. Privo di documenti, è espulso anche dal Belgio il 10 agosto 1931, per cui torna clandestinamente in Francia, a Tolosa, dove è noto come il "Piccolo Salvatore". Espulso il 9 novembre 1931 torna in Belgio dove è arrestato a Esch-sur-Alzette e nuovamente espulso in Francia, dove riceve l’ennesimo decreto di espulsione il 25 agosto 1932. Rimasto in Francia clandestinamente, allo scoppio della guerra civile in Spagna parte con altri compagni spagnoli nell'agosto 1936. Arrivato a Barcellona con un gruppo di emigrati spagnoli il primo settembre 1936, entra a far parte della 35. Brigata, 12. Divisione dell'esercito repubblicano spagnolo, senza quindi far parte delle Brigate Internazionali. Partecipa alla battaglia di Brunete e resta in Spagna altri due anni, partecipando a combattimenti su vari fronti. Nell’ottobre 1937 passa nelle Brigate Internazionali, assegnato all’artiglieria. Il 13 settembre 1938, rientra in Francia a Tolosa con una licenza e non fa più rientro in Spagna a causa del ritiro dei volontari internazionali deciso dal governo repubblicano lo stesso mese. Dopo alcuni mesi è arrestato e internato nel campo di Rieucros e poi in quello di Vernet, dove chiede di rimpatriare. Tradotto in Italia nel settembre 1941, è arrestato a Mentone il 27 aprile 1941 e condotto nelle carceri di Perugia. Deferito alla Commissione provinciale in data 5 gennaio 1942 è assegnato al confino per cinque anni perché “Combattente antifranchista in Spagna, insieme a Fucile Domenico, Fulmini Mariano, Giacometti Giuseppe”. Inviato a Ventotene, risulta liberato nell'agosto 1943. Contravviene al foglio di via obbligatorio e, invece di presentarsi nel comune di origine, si porta a Roma presso il fratello Guerrino. Nessuna ulteriore notizia.