Rossi Marcello di Giobatta e Garzanti Melania, nato il 12 giugno 1902 a Patone d'Isera (Trento). Contadino. E emigrato in Francia a Montauban (Tarne e Garonne) nel 1929 assieme a suo cugino Francesco Conzatti che racconta: “Avevamo il passaporto per la Francia e il Belgio ma non il contratto di lavoro. Avevano bloccato tatti i contratti di lavoro e cosi non si poteva più partire, Per mezzo di un amico che avevamo in Francia riuscimmo a trovare la via. Andammo a Cuneo dove ci rilasciarono un lasciapassare per andare a lavorare in Spagna. A Ventimiglia ci misero un timbro sul passaporto con una scritta che diceva «non possono trovare lavoro salariato in Francia». Noi invece Narbona prendemmo il treno per Tolosa, fermandoci a Montauban sul fiume Tarn, affluente della Garonna. Trovammo lavoro scavare la ghiaia con draga. Con Marcello lavorammo assieme alcuni mesi poi ci separammo. Tutti e due comunque continuammo a lavorare da manovali nello stesso Dipartimento. Poi, nel 1935, le autorità francesi che ci avevano rilasciato la carta d'identità, ce la ritirarono. Sentii dire che tutto questo era di un accordo tra il Primo Ministro Pierre Laval e Benito Mussolini. Ma noi decidemmo di rimanere in Francia egualmente, anche senza carta d'identità. Ne rimasi senza per oltre un anno, finché riuscii ad avere una carta agricola andando a lavorare da un contadino. A Marcello ln stessa carta giunse pochi giorni dopo che era partito per h Spagna. In Spagna Marcello Rossi parte con due altri amici trentini che aveva conosciuto a Montauban. Si tratta di Leopoldo Bolzon di Ronco Cainari e di Riccardo Valandro di Strigno. Ai primi di ottobre 1936 si porta in Spagna ed entra a far parte della 4. Compagnia del Battaglione Garibaldi. Combatte a Cerro de Los Angeles e a Casa de Campo. Il combattimento a Pozuelo di Alarcòn gli è fatale. Il primo dicembre 1936 cade in combattimento sotto gli occhi del suo compagno trentino Leopoldo Bolzon, mentre tenta con Giulio Perini, Enrico Egiziani e Pietro Pizzolato che cadono con lui, di recuperare il corpo di Mario Pezzali e spingerlo nelle linee repubblicane. La salma è nel cimitero delle Brigate Internazionali di Fuencarral (Madrid).

Annotazioni: Scheda compilata sulla base del Profilo Biografico redatto da Sandro Schmid per il seguente volume: Schmid S., Antifascisti trentini nella Guerra di Spagna, Edizioni Osiride, Rovereto 2018, ISBN 978-88-7498-286-8