Micca Stefano Francesco Emilio di Antonio e Ferrando Emilia, nato a Torino il 28 maggio del 1896, in Borgo Vanchiglia, socialista. Di professione meccanico. Espatriato legalmente in Francia nell’ ottobre del 1930, con passaporto rilasciato dalla Regia prefettura di Torino. Si stabilisce a Marsiglia (Bouches-du-Rhône) dove, secondo fonti poliziesche, pare essersi iscritto alla sezione italiana del Partito Socialista. Manifesta esplicitamente sentimenti antifascisti ed ha rapporti con ambienti sovversivi. Il suo nome figura spesso negli elenchi dei sottoscrittori della stampa sovversiva. Tempo dopo si trasferisce in Algeria, ma anche oltremare vien tenuto d’occhio dalla polizia transalpina a causa dell’attività antifascista, che in Italia gli vale la iscrizione in Rubrica di frontiera. Nell’agosto del 1936, per prevenire un probabile arresto ed il conseguente decreto di espulsione, decide di partire volontario per la Spagna repubblicana. Si arruola nella 93. Brigata mista spagnola, con cui combatte sul fronte meridionale di Granada in Andalucia. Qualche tempo dopo, in virtù delle sue rilevanti capacità professionali, lascia il fronte e va all’Arsenale della base navale di Cartagena. Nel gennaio del 1938 un cenno biografico della Regia prefettura di Torino ci informa di come Stefano Micca si troverebbe in Spagna, arruolato in quelle milizie comuniste, con conseguente iscrizione nel Bollettino delle ricerche-Supplemento sovversivi (schedina n. 084 del 6.1.938). Lasciata la Spagna nel 1939, al termine della guerra civile, nel corso del 1940 viene internato quale straniero indesiderabile nel campo francese di Gurs (Basses Pyrénées). Nessun’altra notizia.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio privato Tobia Imperato – Torino, Archivio di Stato Civile – Comune di Torino, Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 3261)