Messeri Pietro di Giocondo e Cellai Carolina, nato l'1 gennaio1906 a Pontassieve (Firenze). Autista, comunista. Vorrebbe entrare in Ferrovia, ma non vi riesce per la mancanza della tessera del Partito Nazionale fascista, per cui diventa meccanico-autista. Quando le autorità di polizia iniziano ad interessarsi di lui decide di lasciare il paese. Espatriato in Francia clandestinamente in data imprecisata, si stabilisce a Marsiglia (Bouche-du-Rhone) e vi svolge attività antifascista. Per questo viene iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera. All'inizio del 1937 attraversa i Pirenei e si arruola nel Battaglione Garibaldi come autista fino alla fine del mese di aprile; poi passa alla 3. Compagnia del 3. Battaglione della 12. Brigata Garibaldi. Secondo altra fonte milita nei servizi perché si rifiuta di imbracciare le armi per motivi ideologici. Nell'agosto 1937 torna in Francia, dove è arrestato e tradotto a Marsiglia dove si trattiene dopo il rilascio per curare la malaria. Il 10 ottobre 1937 scrive una lettera alla sorella: “ Tu comprenderai cosa sia per me essere lontano da voi. […] In ogni caso vivo la mia vita e questo è tutto. Coloro che lo fecero avanti di me e molti secoli orsono, sono considerati santi o eroi. Oggi invece siamo dei delinquenti, delle anime perverse e via di seguito. Speriamo bene, e che venga presto il giorno della redenzione. Tu sei giovane e se il destino sarà tanto crudele che non ci faccia ritrovare, avrai la soddisfazione di sapere che tuo fratello visse da uomo, per il bene degli uomini”. Nel marzo 1938 passa clandestinamente in Tunisia ma viene espulso e rientra a Marsiglia nell'estate 1939. Nel 1942 torna di nuovo in Nord Africa e nel 1943 è di nuovo a Tunisi dopo la resa italo-tedesca dove fa propaganda fra i marittimi italiani perché disertino Reclutato dagli americani in preparazione dello sbarco di Salerno, arriva a Paestum il 9 settembre 1943 e lavorando prima come interprete dell'OSS e poi come autista per la Croce Rossa americana, rientra in Italia con gli Alleati Nell'agosto 1944 raggiunge Firenze con un reparto della Croce Rossa e si stabilisce in città fino al dicembre 1945. Con la pace sposa Lina Portolani che lo attendeva a dieci anni e riprende la sua attività di autista per uomini d’affari che hanno bisogno di spostarsi in tutta Italia e spesso all’estero. Ormai ben conosciuto nell’anarchismo italiano, è elemento di spicco nella riorganizzazione del movimento fiorentino. Muore nella frazione di San Marcello Pistoiese il 18 marzo 1998.

Annotazioni: Dati biografici integrati con le informazioni presenti in: Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola / a cura di Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti. - [Grosseto] : ISGREC ; Arcidosso : Effigi, 2012. - 212 p. : ill. ; 24 cm + 1 DVD. - (Quaderni / ISGREC ; 2). - Titolo del DVD: Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola : le biografie. - [ISBN] 978-88-6433-186-7, p. DVD: 309, 475.