Felice Enrico di Felice e Paleo Anna, nato il 20 maggio 1910 a Bruckberg (Germania). Fornaciaio, comunista. Di genitori di Buia (Udine). Frequenta le scuole elementari fino alla quarta classe. Dal 1919 al 1926 vive a Torino, a Buia e a Gorizia e Varese in perenne ricerca di lavoro. Nel 1926, compiuti sedici anni, emigra in Francia, stabilendosi a Vuax-en-Velin (Rhone), dove è si iscrive alla Gioventù Comunista di Saint Priest (Isère) ed è attivo nei gruppi di lingua italiana del Partito Comunista francese. Per due volte è delegato della sua cellula al congresso provinciale del partito. Iscritto al sindacato CGT di Lione di cui è delegato per 5 anni. Si arruola nell'ottobre 1936 nel Battaglione Garibaldi e poi, alla formazione della brigata omonima nel maggio 1937, viene assegnato al 2. Battaglione, reparto munizioni, con il quale combatte sul fronte di Aragona tra il 15 agosto 1937 e il 10 febbraio 1938. Risulta iscritto al Partito comunista spagnolo dal 1938. Promosso sergente nel settembre, combatte a Huesca, Brunete e Farlete, in Estremadura tra il febbraio e il marzo 1938, quando il 15 rimane ferito alla gamba e al piede destri durante un bombardamento aereo nemico contro il convoglio di trasposto al fronte del 2. e 3. Battaglione nei pressi di Tortosa. Viene ricoverato tra il 15 marzo e il 4 aprile di quell'anno per poi fare ritorno al fronte tra l'aprile e il 18 settembre 1938 sull'Ebro. Esce dalla Spagna nel novembre 1938. Dopo il giugno 1940, viene arrestato a Lione in quanto italiano sul territorio francese e viene rilasciato con la firma dell'armistizio del 1943. In seguito partecipa alla Resistenza francese nella zona di Nizza-Cannes, nel Battaglione Carmagnole - FTPF - Rhone dal 1. gennaio 1943 al 3 settembre 1944. La sua attività permette l'organizzazione della Resistenza a Nizza da il via all'insurrezione della città il 28 agosto 1944. Nessuna ulteriore notizia.