Rossi Adamo di Enrico e di Gesuina Griffini, nato a Novara il 6 ottobre del 1898, comunista. Di professione scalpellino. Celibe, presta il servizio militare come soldato semplice nel corso della 1. Guerra mondiale, dal 1917 fino alla sua conclusione. Dopo il congedo espatria per la prima volta in Francia (modalità e destinazione ignote) nel corso del 1922. Dopo un breve rimpatrio per motivi familiari, ritorna definitivamente oltralpe, soprattutto per motivi di lavoro e si stabilisce a Parigi. È occupato come fonditore (in possesso di regolare contratto) presso l’Entreprise Bonazzi e dispone di un documento di identità francese come lavoratore industriale, rilasciatogli dalla Préfécture de la Sei-ne. É possibile che nel frattempo abbia conseguito naturalizzazione e cittadinanza francese. Iscritto in Rubrica di frontiera per l’arresto (forse a seguito di alcuni espatri clandestini), nel corso del 1928 alcuni spioni dei Regi consolati d’Italia lo segnalano alla Regia prefettura di Novara poi-ché attivo nell’Upi (Unione popolare italiana), un’organizzazione di massa voluta dal PCI e capace di raccogliere oltre 50.000 aderenti. Dichiarato assente al censimento del 1931, l’anno successivo viene cancellato dai registri dell’anagrafe del Comune di Novara per emigrazione definitiva all’estero. Parte volontario per la Spagna repubblicana nel settembre del 1936: da metà ottobre fa parte del costituendo Battaglione italiano Garibaldi che è in addestramento nelle campagne circostanti la città di Albacete (Murcia), sede di comandi e del Commissariato e base logistico-organizzativa delle Brigate Internazionali. Chiamati d’urgenza sul fronte di Madrid all’inizio della seconda decade di novembre i garibaldini affrontano il battesimo del fuoco partecipando all’attacco al munito monastero fortificato sul Cerro de los Angeles (Cerro Rojo), attacco purtroppo condotto male e che causa di alcune perdite per il battaglione. Nella circostanza Rossi viene gravemente ferito in combattimento ed è costretto a una lungodegenza nel convalescenziario di Benicàssim (Levante), uno dei più apprezzati ospedali di cui dispongono le Brigate Internazionali. Tornato al reparto che nel frattempo é diventato la 12. Brigata Internazionale Garibaldi, partecipa con tutta probabilità a tutto il ciclo operativo della Brigata nel biennio 1937-38, ma non abbiam notizie sicure fino all’estate-autunno del 1938 quando, durante la battaglia dell’Ebro viene ferito ancora una volta in combattimento. Rientrato in Francia alla metà ottobre a battaglia ancora in corso (probabilmente grazie a un convoglio sanitario della Croce Rossa Internazionale), poco dopo la retirada viene fermato e internato al Fort de Tourelles (Parigi) ed infine destinato al campo di Gurs (Basses Pyrénées), gruppo di baracche E, gruppo italiano, dove risulta ancora rinchiuso nel corso del 1942. Nessuna ulteriore notizia.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a giugno 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Istituto Storico Regionale Parri– Bologna, ACS – CPC, Roma (Busta 4428, fascicolo 11133), Archivio dello Stato Civile – Comune di Novara, Archive BDIC – Nanterre (MFM 88/…, Brigades Internationales)