Mazzi Umberto di Strauss Enrico e Davanzo Maria, nato il 2 novembre 1885 a Trieste. Impiegato, repubblicano poi comunista. Nato Strauss, il cognome viene italianizzato in Mazzi il 16 marzo 1929 con decreto n. 2323. Incarcerato sotto il governo asburgico, passato il confine, partecipa volontario alla prima guerra mondiale quale tenente degli Alpini. Antifascista, nel 1930 espatria in Francia. Nel 1931 è iscritto in Rubrica di Frontiera. Stabilitosi a Parigi, entra in contatto con il gruppo d'azione repubblicana guidato dal triestino Giordano Viezzoli (anche lui volontario in Spagna), Cipriano Facchinetti e Giobbe Giopp. In seguito si trasferisce a Nancy (Meurthe-et-Moselle) e diviene segretario della locale sezione del Partito Repubblicano Italiano in esilio. Nell'agosto 1936 si arruola con i primi volontari antifranchisti. Inizialmente telegrafista alla caserma Carlos Marx, in seguito è istruttore alla Divisione Carlos Marx organizzata del PSUC (Partito Socialista Unificato della Catalogna) fino al marzo 1937, quando passa alle Brigate Internazionali. Promosso tenente, in maggio è istruttore alla Scuola allievi ufficiali di Pozo Rubio diretta da maggiore Felice Platone. Nel maggio 1938 è trasferito alla scuola militare della 45. Divisione diretta dallo scrittore tedesco Ludwig Renn, a Cambrils, sul fronte dell'Est, dove rimane fino alla smobilitazione dei volontari internazionali, decisa dal governo repubblicano nel settembre 1938 e trasferito al Centro di smobilitazione di Torelló in Catalogna, dove si trovano i volontari italiani smobilitati della Brigata Garibaldi. Ad ottobre 1938 rientra in Francia, a Tolosa. Nel 1941 dalla Francia occupata fai tedeschi è rimpatriato. Arrestato alla frontiera il 5 luglio è tradotto a Trieste, dove è rinchiuso al Coroneo. Deferito alla Commissione provinciale il 29 settembre è condannato a due anni di confino, in quanto combattente antifranchista in Spagna e assegnato a Ventotene. Liberato dopo la caduta del fascismo il 25 agosto 1943, da settembre opera con le formazioni partigiane piemontesi. Nel dicembre 1943 compie una breve visita clandestina a Trieste dalla famiglia. Nel 1944 è catturato durante un rastrellamento e il 26 gennaio 1945 è deportato a Dachau (primo numero di matricola 138623, classificato con la categoria Schutz). Vi muore il 16 marzo 1945 e viene sepolto in una fossa comune a Leitenberg.

Annotazioni: In alcune fonti (ACS CPC; \\\"Antifascisti nel Casellario politico centrale\\\" vol. 12; \\\"Il libro dei deportati\\\" vol. 1) E\\\'erroneamente indicato come anno di nascita il 1895. Secondo Puppini in \\\"In Spagna per la libertà \\\" prima di passare alla Divisione Carlos Marx potrebbe essere con la Sezione italiana della Colonna Ascaso. cosa che indicherebbero anche due articoli conservati in INSMLI, fondo CVL, busta 167, fasc. 546b. Secondo gli stessi articoli nel luglio 1943 evade dal confino a Ventotene.

Revisore: Elena Scarfi

Revisore: Elena Scarfi

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