Fabi Carlo di Giuseppe e Rinaldi Cesira, nato il 20 giugno 1900 a L'Aquila. Muratore, comunista. A vent'anni deve emigrare in Francia per lavoro con regolare passaporto. Si stabilisce a Jof (Meurthe et Moselle). Rientrato a L'Aquila per un breve periodo nel 1925, finisce poi per ritornare a jof dove rimane fino al 1932, quando si sposta a Parigi. Attivo antifascista in Francia, si iscrive alla CGT nel 1923 ed al Partito Comunista nel 1925. Parte per la Spagna con gli ultimi scaglioni all’inizio del 1938 ed il 27 gennaio si arruola nella compagnia mitraglieri del 2. battaglione della brigata Garibaldi. Combatte nel giugno 1938 e partecipa alla ritirata di Caspe. A causa di una broncopolmonite contratta in servizio viene ricoverato in ospedale., Appena guarito torna in reparto sull'Ebro e il 9 settembre del 1938 viene ferito sulla Sierra de Caballs al braccio destro. In Italia viene inserito nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento di arresto. Nel gennaio 1939 si trova nel centro di smobilitazione di Torellò in Catalogna. Il mese successivo rientra in Francia e viene internato ad Argelès e Gurs. La moglie di Fabi, Margherita, a Parigi è attiva nel Comitato Femminile per gli aiuti agli ex-miliziani, nella vendita della “Voce degli Italiani” e nella raccolta di fondi per i compagni internati nei campi di raccolta. Fabi in seguito combatte nella Resistenza francese a Parigi. Rilasciato dal campo nell’agosto del 1939 torna ad abitare a Parigi con la moglie in Faubourg S. Antoine 191. Alla caduta del fascismo in Italia si presenta al consolato che gli rilascia un foglio di via per il rimpatrio. Il 27 agosto 1943 può pertanto rientrare Italia dalla Francia passando da Bardonecchia con la moglie. Giunge a L’Aquila da dove era partito nel 1920. Non avendo più parenti in città si trasferisce a Roma presso il fratello della moglie, Alfredo Di Crescenzo. Nel 1970 era ancora vivente poiché presenta domanda di pensione.

Annotazioni: Secondo Bernardo Taddei, in \\\"Miliziani abruzzesi nella Spagna repubblicana\\\", anche il fratello Mario, liberato dal confino ed emigrato illegalmente in Francia, lo raggiunge in Spagna come volontario.