Esposito Vincenzo di Raffaele e Viscovo Giuseppa, nato il 2 maggio 1903 a Napoli. Venditore ambulante, anarchico. Residente nel quartiere Ponticelli di Napoli. Iscritto al partito fascista nel 1926, non rinnova la sua tessera. Nel 1929 si trasferisce a Milano dal fratello. Rientra in famiglia temporaneamente nel 1934 torna a Milano. Nel 1935 emigra in Francia a Parigi dove viene accolto dal suo compaesano Vincenzo Romano. Nel dicembre del 1936 raggiunge la Spagna e si arruola nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri aggregata alla Colonna Ascaso della CNT-FAI). Ferito a Huesca, nello stesso combattimento in cui muore Antonio Cieri, rientra in Francia nel maggio del 1937. Riceve aiuti sia dalla LIDU che da Giustizia e Libertà. In questo periodo aumenta il suo impegno a favore della causa libertaria e fa spola tra Parigi e Bruxelles, per raccogliere fondi da inviare ai confinati a Ventotene. Arrestato dalla polizia belga il 10 novembre 1939, perché sorpreso con altri compagni ad occupare uno stabile abbandonato, viene condannato ad un anno di carcere. Nella primavera del 1941 è ancora a Parigi dove tiene riunioni con altri anarchici. Lasciata la Francia si sposta a Berlino nel luglio 1941 e poi torna a Bruxelles dove prosegue l’attività politica nella raccolta fondi per i confinati italiani. Poi se ne perdono le tracce.