Esposito Giuseppe, nato il 23 marzo 1895 ad Ortona (Chieti). Marittimo, anarchico. Sin dal biennio rosso ha una vita tumultuosa dove ha problemi con la giustizia per piccoli reati comuni e manifesta idee contrarie al regime fascista, frequentando elementi sovversivi, per cui è oggetto di rappresaglie. Svolge il servizio militare a Pola (Dalmazia), dove il 7 maggio 1919 il tribunale militare lo condanna ad un anno e otto mesi di reclusione per rifiuto d’obbedienza ed insubordinazione. La polizia lo definisce “un anarchico individualista con tendenze repubblicane” ed “un pericoloso antifascista capace di azioni violente ed incontrollate”. Per questo subisce rappresaglie dalle squadracce fasciste, arresti e condanne per “crimini contro la proprietà e le persone”. Nel 1923 è denunciato insieme ad altri alla Polizia per cospirazione contro lo stato, ma viene in seguito prosciolto. Nel febbraio 1925 è fermato a Fiume e rimpatriato ad Ortona a Mare, dove trova occupazione come bracciante di port, poi pescatore sui pescherecci. Il 16 aprile 1928 viene condannato a sei mesi di detenzione per aver abbandonato la nave senza permesso, ma prima che la condanna lo raggiunga ha già lasciato l’Italia partendo da Genova, per emigrare clandestinamente negli Usa nel 1925, dopo essere passato in Unione Sovietica, stabilendosi nel Bronx (New York all’indirizzo Crotona One 2409. Da allora è conosciuto col nome di battaglia di Musolino, come l’imprendibile brigante famoso all’epoca. In Italia viene inserito nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento di fermo, perquisizione e vigilanza. Negli USA si stabilisce nel Bronx a New York, dove trova il fratello Rocco di anni 28 emigrato in precedenza. Ad Ortona Esposito lascia la moglie e tre figli a cui rimetterà nel 1938 un vaglia di 500 lire. Nel settembre del 1937 arriva in Spagna, ed opera con i servizi sanitari delle Brigate Internazionali. Rientrato in Francia, il 12 settembre 1938, successivamente ritorna negli Stati Uniti, dove ne perdiamo le tracce.