Masut Alberto di Pietro e Manfè Lucia, nato il 29 agosto 1908 a Caneva (Pordenone). Muratore, comunista. Espatriato, assieme al padre in Francia il 23 dicembre 1920, attraverso il valico di Bardonecchia con regolare passaporto, si reca in Belgio, stabilendosi ad Erquelinnes (Charleroi) in Rue de Montagne. Trova lavoro presso uno stabilimento industriale, rimanendovi per circa 2 anni. Nel dicembre del 1925 si trasferisce a Marchienne-au-Pont (Charleroi), in Rue Beaumont 1, occupandosi nella fonderia ”Providence”. Non essendovi più lavoro, nel marzo del 1930 emigra in Francia a Moissac (Tarn et Garonne) dove lavora come muratore presso la ditta De Brocca, stabilendo il suo domicilio a St. Nicolas de La Grave. La sua ultima residenza in Francia, dopo Moissac è Agen, nel Lot-et-Garonne, dove si impiega nell’impresa edile di Giuseppe Fabbro. Attivo fin dal 1935 nelle organizzazioni comuniste di lingua italiana, nel marzo del 1937, decide di recarsi in Spagna. Il 7 marzo giunge in treno a Perpignano e varca a piedi i Pirenei giungendo a Port Bou il giorno 8 e poi a Barcellona. Arruolato ad Albacete il primo di aprile nella brigata Garibaldi, è promosso tenente comandante di una compagnia di mitraglieri, passando poi nella 86. Brigata Mista dell’Esercito Popolare spagnolo. Dopo il ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, è avviato al campo di smobilitazione di Puebla Larga (Valencia). Da qui raggiunge per nave gli altri volontari italiani che si trovano nel campo di Torellò in Catalogna. Al crollo del fronte catalano riprende le armi nella Agrupaciòn Internacional della ricostituita XV Brigata Internazionale, che tenta di rallentare l’avanzata franchista per permettere alla popolazione civile di riparare in Francia, col grado di caporale. Alla fine rientra in Francia, dove è arrestato dalla polizia francese ed incarcerato nel campo di St. Cyprien. Dal campo di St. Cyprien dopo 2 mesi passa al Campo di Gurs, dove rimane fino all’aprile del 1940, data in cui è trasferito a Vernet. Iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento di arresto dal 1939. Dal quale campo, il 25 settembre 1941, viene estradato dalla polizia francese alla frontiera italiana di Mentone dove è arrestato alla frontiera. Interrogato ad Udine, tenta di minimizzare il suo ruolo in Spagna affermando di essere stato assegnato all’86. Brigata Spagnola, prestando servizio per circa 18 mesi presso l’Intendenza di detta unità, lavorando come scaricatore alla ferrovia ed ai magazzini di approvvigionamento dell’intendenza. Dichiara inoltre che durante tutto il periodo non ha preso parte a nessun combattimento ed azione, e non si è mai spostato oltre i sobborghi di Cordova. Non viene creduto e deferito alla Commissione provinciale è assegnato a tre anni di confino a Ventotene. Nessuna ulteriore notizia.