Dulcetta Angelo di Bernardo e Giglia Domenica, nato il 12 settembre 1892 a Favara (Agrigento). Autista, commerciante, comunista. Durante la guerra mondiale è ufficiale di artiglieria nell’esercito italiano. Attivo nel primo dopoguerra, organizzatore delle occupazioni contadine dei latifondi, è dapprima socialista dal 1919 e poi comunista dal 1921. Dal 1919 al 1921 è responsabile della cooperativa di consumo dei metallurgici di Palermo. Nel maggio 1922 si allontana dalla Sicilia per trasferirsi in Liguria a Genova. Perseguitato politicamente passa Roma, e poi espatria in data imprecisata recandosi a Vienna in Austria il 6 settembre 1924. Inizialmente lavora come commerciante di vini, poi si impiega in varie ditte italiane, per aprire infine una scuola di italiano che vende in cambio di un impiego presso l’ufficio della Navigazione Generale Italiana. E ‘ corrispondente da Vienna per “Ordine Nuovo” di Torino ed “Il Lavoratore” di Trieste. Passato in Cecoslovacchia rientra brevemente in Italia a Trento, con un passaporto emesso dal console italiano a Praga. Schedato allora come comunista viene condannato a 7 anni di reclusione per istigazione a delinquere. Rientrato a Vienna ne viene espulso nel 1932 e Dulcetta rientra a Palermo. Ottenuto il perdono su pressione del partito socialista austriaco, rientra a Vienna con un premesso di soggiorno speciale dove vive nel 1935. Il 3 febbraio 1937 lascia Vienna per recarsi a Praga, ma in realtà si porta subito in Spagna, dove fa parte dell'artiglieria internazionale col grado di capitano sotto falso nome di Franz Hessler. Opera nella Batteria Liebknecht ed in seguito nel Ministero degli approvvigionamenti come responsabile delle esportazioni di agrumi a Valencia. Rientrato a Praga muore per infarto il 19 novembre 1938 e la tomba nel cimitero di Helzany porta il nome di Capitano Franz Hessler. La notizia del decesso verrà comunicata alla moglie Silvia ed al figlio diciottenne, residenti a Valenza Po (Alessandria).