Marzaz Sebastiano, nato il 4 marzo 1889 a Pula /Pola (Croazia). Meccanico. Dopo l’infanzia nella città natale, si trasferisce con la madre a Pisino. Assolve il servizio militare nell’esercito austro-ungarico, combattendo su vari fronti della prima guerra mondiale. Nel 1920 si trasferisce a Fiume e poi, lo stesso anno, direttamente in Spagna, a Barcellona, dove viene raggiunto dalla moglie. Qui trova lavoro come meccanico specializzato nella fabbrica di automobili e motori d’aviazione "Hispano-Suiza". Poi lavora come capotecnico nello stabilimento di ricambi per motori “Mecanokaiser”. Decide allora di mettersi in proprio, aprendo una sua autorimessa e poi nel 1928 apre a Mora del Ebro (Tarragona) una officina meccanica. Membro della Federazione Anarquista Iberica (FAI) e del Comitato Anarchico di Barcellona, durante la guerra mette la sua opera al servizio delle riparazioni militari e opera nel servizio riparazioni annesso al campo d’aviazione di Prat de Llobergat. Nel gennaio 1937 si trasferisce a Reus come specialista nella riparazione di motori, rimanendovi fino a settembre. In Italia viene inserito nel Bollettino delle Ricerche come “sovversivo da arrestare”. Inviato a Valenza dopo un corso sulla meccanica nell’aeronautica moderna, istruisce giovani e lavora in industrie di guerra a Sabadell e nell’officina del campo d’aviazione di Figueras. L’officina verrà distrutta in un bombardamento nell’aprile del 1938 e lo stessi Marzaz ferito ad una gamba. Alla caduta di Barcellona sotto l’offensiva franchista il 26 gennaio 1939, Marmaz, fugge e riesce a passare la frontiera il 29 gennaio. Cerca di rientrare in Italia, ma viene arrestato a Ventimiglia. Tradotto a Fiume afferma di essere stato obbligato a lavorare per i repubblicani e viene prosciolto, ma attentamente vigilato dalla polizia. Poi se ne perdono le tracce.