Romani Sem di Ettore e Martinelli Giovanna, nato il 23 marzo 1885 a Acquasparta (Terni). Falegname, comunista. Attivo socialista sin dal 1906, fa parte del Circolo giovanile socialista di Terni. Nel 1918 si trasferisce a Pistoia per incarichi di partito e poi dal 1919 al 1920 è a Savona, continuando la sua attività politica nelle organizzazioni comuniste, in particolare come segretario della Camera del lavoro di Finalmarina. Il 27 giugno 1921 è condannato dalla Corte d'Assise di Firenze a due anni e sei mesi di reclusione per incitamento alla rivolta, e per non essere arrestato espatria in Francia, attraverso la frontiera di Ventimiglia. Si stabilisce a Nizza dove gestisce un bar-ristorante e milita nel Partito comunista. Responsabile del gruppo di lingua italiana di Antibes. Alla fine del 1932 è colpito da decreto di espulsione e si trasferisce a Parigi dove lavora in una officina meccanica. Nell'ottobre 1936 è in Spagna assieme al figlio Alfio e si arruola nel Battaglione Garibaldi con il grado di sergente. Combatte a Casa de Campo, Pozuelo, Boadilla, Mirabueno, Majadahonda, Arganda e Morata de Tajuà±a e Guadalajara. Poi è tenente nella 12. Brigata Garibaldi nella quale si occupa del vettovagliamento delle truppe. Si ammala e nel novembre 1937 rientra a Nizza e qui continua a svolgere attivitè antifascista. Nel novembre 1939 è arrestato e internato nel campo di Vernet. Il 2 febbraio 1942 è consegnato alle autoritè italiane. Dopo un periodo di carcerazione a Ventimiglia e a Terni, la Commissione provinciale lo destina per cinque anni al confino, in data 21 marzo 1942 perché: "Combattente antifranchista in Spagna". Inviato a Ventotene, risulta liberato il 24 agosto 1943. Nel dopoguerra è dirigente della Federazione provinciale del PCI di Terni.