Roggero Luigi di Carlo Augusto e Salomone Giuseppina, nato a Mondovì (Cuneo) il 18 luglio 1911, comunista. Di professione meccanico ed autista (nell’emigrazione lavorerà anche come fonditore). Emigrato a Torino in data non nota, nel settembre del 1932 espatria legalmente in Francia, munito di un passaporto rilasciato dalla Regia Prefettura di Torino. Vive e lavora a Cannes (Alpes Maritimes), occupato in una piccola fonderia del circondario. La formazione politica antifascista prende forma nella emigrazione quando,entrato in contatto con elementi di sinistra, lavora attivamente sia per il Soccorso Rosso Internazionale che per l’Unione Popolare Italiana, l’organismo di massa voluto dal PCI, capace d’organizzare oltre 50.000 aderenti e, caso unico nel panorama del fuoriuscitismo antifascista, di pubblicare un quotidiano, La Voce degli Italiani. Nella prima metà del 1936 si iscrive al Partito comunista francese. Un documento conservato a Pau negli Archives Départementales des Pyrénées Atlantiques, suggerisce che Roggero fosse già stato in Francia (ancora adolescente) nel 1926, per lavorare al Grand Jas di Cannes-Maison Casolari, dove aveva anche domicilio. La circostanza non è supportata da altre informazioni e pare quindi verosimile ma anche poco certa. Pochi mesi dopo, nella prima decade di ottobre del 1936 Luigi Roggero parte volontario nella Spagna repubblicana: dopo un breve soggiorno ad Albacete (Murcia), principale base logistico-organizzativa e sede dei Comandi e del Commissariato delle Brigate Internazionali, entra a far parte del Battaglione Commune de Paris, della 11. Brigata Internazionale Hans Beimler, e prende probabilmente parte a tutto il ciclo di combattimenti che tra la fine 1936 e l’inizio dell’anno successivo si susseguono per la difesa di Madrid. Qualche mese dopo, nella primavera avanzata del 1937, viene trasferito alla 12. Brigata Internazionale Garibaldi, 4. Battaglione. È probabile che abbia preso parte a tutto il ciclo di combattimenti sostenuti dalla brigata tra giugno e ottobre, da Huesca a Fuentes de Ebro passando per Brunete e Farlete. Il 12 dicembre del 1937 in una coda dei sanguinosi combattimenti di Fuentes de Ebro (Aragona) é ferito in combattimento alla regione occipitale destra. A guarigione avvenuta é momentaneamente destinato al Servizio Sanitario delle Brigate Internazionali. Non sappiamo se abbia preso parte alla disastrosa campagna di Aragona (marzo-aprile 1938), con le Brigate Internazionali quasi circondate e costrette ad una lunga e difficilissima ritirata verso il basso corso dell’Ebro, né sappiamo se abbia combattuto la battaglia dell’Ebro (luglio-ottobre del 1938). Poco prima, nel corso di riorganizzazione della Brigata Garibaldi duramente provata, il 3 maggio dello stesso anno, aveva aderito al Partito comunista spagnolo, tessera n. 001646). Dopo il ritiro dai fronti e la smobilitazione dei volontari internazionali (fine ottobre del 1938) viene destinato in un campo di smobilitazione, a Torelló (Catalogna) ma riesce a rendersi irreperibile (così risulta ad un controllo del 1° gennaio del 1939). Ad ogni buon conto pare esser riuscito a lasciare la Spagna il 7 febbraio 1939 nel corso della retirada. Rinchiuso fino ad agosto in uno dei campi francesi nei pressi di Perpignano (Pyirenei Orientali), appena libero torna in famiglia a Cannes. Poco dopo inizia le pratiche per l’arruolamento nell’esercito francese, ma quando lo chiamano per le visite mediche di rito Roggero non si presenta. La reazione è rabbiosa, la polizia lo cerca, l’arresta e lo rinchiude nel campo di Gurs (Basses Pyrénées). Infine viene espulso dal territorio francese e, nell’aprile del 1940, consegnato alle autorità italiane. Dopo due mesi di detenzione nelle carceri giudiziarie di Via Leutrum a Cuneo il 27 giugno è sottoposto al giudizio della Commissione provinciale per il confino di polizia, che lo assegna a 5 anni di confino da scontare a Ventotene a decorrere dal 25 aprile. Giunto sull’isola delle Pontine il 7 luglio del 1940, viene liberato dopo 37 mesi, il 22 agosto del ’43 e riesce a far ritorno in Piemonte. Il 1. Marzo 1945, ormai nella fase terminale della 2. guerra mondiale e della occupazione nazista in Italia, Luigi Roggero sposa ad Alessandria Giovanna Gaudini. Poco più di un mese dopo muore vittima di un violentissimo bombardamento aereo alleato su Alessandria: é il 5 aprile del 1945, undici giorni dopo la nascita del figlio Carlo.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a giugno 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 4371, fascicolo 140641), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Confinati Politici, busta 875), Archivio Istituto Storico Regionale Parri – Bologna, Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/37, Brigades Internationales), Archivio di Stato Civile del Comune di Alessandria, Archivio ISR.Al – Alessandria